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Elisa Cipullo morta per un tumore a 18 anni: strazianti funerali a Capodrise

Il manifesto funebre della povera Elisa Cipullo

Elisa Cipullo morta per un tumore a 18 anni: strazianti funerali a Capodrise per la giovanissima vittima di una malattia contro cui aveva lottato

Esequie strazianti a Capodrise, in provincia di Caserta, per Elisa Cipullo, morta per un tumore a soli 18 anni: lo scorso 9 dicembre nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo della cittadina della Campania la comunità ha dato l’ultimo addio ad una ragazza amata da tutti e morta troppo presto. A dare l’annuncio della scomparsa di Elisa, sorella minore dell’ex consigliera comunale Anna Maria Cipullo, era stata la stessa parrocchia in cui la 18enne ha preso commiato dalla vita terrena.

I messaggi social e i funerali strazianti per ricordare il sorriso di Elisa Cipullo, morta per un tumore

Elisa è stata ricordata con moltissimi messaggi social e la scena straziante della sua bara bianca con una singola rosa rosso scuro poggiata ha scosso gli animi di quanti erano accorsi a darle l’estremo saluto. Dal canto suo anche il sindaco della vicina cittadina di Marcianise, Antonello Velardi, ha voluto ricordare sulla sua pagina Facebook la 18enne scomparsa perchè era andata a scuola lì: “Elisa era di Capodrise ma frequentava l’istituto Lener di Marcianise, una grande comunità scolastica che l’aveva adottata e la piange come una figlia”.

Il ricordo del sindaco della città dove aveva studiato Elisa Cipullo, morta per un tumore

E ancora: “Elisa, invece, aveva appena 18 anni: la sua è una morte annunciata, è la fine di un lunghissimo calvario. Una via crucis vissuta in famiglia, nella sua Capodrise, ma anche nella comunità dell’istituto Lener che ora, attonita, la piange senza più parole”.

“Se ne è andata una figlia”: così Antonello Velardi su Elisa Cipullo, morta a soli 18 anni per un tumore

E in chiosa: “Un istituto scolastico è un luogo di trasmissione dei saperi ma, prima ancora, è una comunità; il Lener lo è in modo particolare, nelle sue molte difficoltà quotidiane. Se ne è andata non una studentessa, se ne è andata una figlia, una sorella. Nel modo più ingiusto”.