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Emis Killa e le polemiche sull'istigazione al femminicidio: annullato il concerto

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Emis Killa e le polemiche sull'istigazione al femminicidio: il sindaco di Ladispoli annulla il suo concerto.

Il concerto di Ladispoli di Emis Killa, previsto per il 31 dicembre, è stato annullato dopo le polemiche sull’istigazione al femminicidio. I brani dell’artista fanno discutere.

Emis Killa: niente concerto per le polemiche sull’istigazione al femminicidio

Il prossimo 31 dicembre, Emis Killa si sarebbe dovuto esibire in concerto a Ladispoli, in provincia di Roma. Alcune sue canzoni, 3 messaggi in segreteria in primis, hanno alzato un polverone e l’esibizione è stata annullata. “Il concerto di Capodanno deve essere una festa, non un momento di scontro”, ha dichiarato il sindaco Alessandro Grando.

Emis Killa: Niente concerto per “ristabilire la serenità”

Il sindaco di Ladispoli ci ha tenuto a sottolineare che il concerto di Emis Killa è stato annullato per “ristabilire un clima di serenità“. Alcuni consiglieri comunali del Partito Democratico si sono scagliati contro il brano 3 minuti in segreteria, che racconta in prima persona i pensieri di uno stalker che perseguita una donna e che, dopo un rifiuto, la uccide. Il brano recita: “lo so sono egoista, un bastardo, ma preferisco saperti morta che con un altro”, e “voglio vedere la vita fuggire dai tuoi occhi / Io ci ho provato e tu mi hai detto no / E ora con quella cornetta ti ci strozzerò“.

La reazione di Emis Killa all’annullamento del concerto

Emis Killa, ovviamente, non ha incassato in silenzio. L’artista commentato così le polemiche sull’istigazione al femminicidio:

“Nel rap esiste una cosa chiamata storytelling. Significa rappresentare una storia in rima, bella o brutta che sia. Nel pezzo interpreto, invento, racconto fatti che purtroppo per quanto spiacevoli accadono. Nel pezzo non è Emiliano che parla e non penso nemmeno di dover dare troppe giustificazioni a chi non vuole capire. In un altro storytelling molto più recente interpreto Renato Vallanzasca, non so, volete accollarmi qualche anno di galera? Oppure radiamo da tutti i cinema Denzel Washington visto che in He Got the Game uccide la moglie. Vi dovete ripigliare. (….) Per farvi un’idea di me a riguardo dovreste parlare con le donne che fanno parte della mia vita, dalla mia famiglia alle amiche. (…) Potete cancellare tutti i concerti che volete, bannare i rapper dalle radio, indignarvi in gruppo sui social, non cambierete così la realtà che gente come me ha il coraggio di raccontare, anche quando questo mi torna indietro nel peggiore dei modi. Cercate i colpevoli tra i colpevoli, non tra chi è dalla vostra parte pur avendo un altro modo di affrontare le cose”.