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Entusiasmo, partecipazione, supernova: torna il Salone del Libro

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Torino, 15 ott. (askanews) - Il pubblico è arrivato fin da subito, con la voglia di riappropriarsi di una manifestazione storica che, anch'essa, era stata messa in grossa difficoltà dalla pandemia. Ma ora il Salone del Libro di Torino è tornato, in piena presenza, e al Lingotto si è celebrata ...

Torino, 15 ott. (askanews) – Il pubblico è arrivato fin da subito, con la voglia di riappropriarsi di una manifestazione storica che, anch’essa, era stata messa in grossa difficoltà dalla pandemia. Ma ora il Salone del Libro di Torino è tornato, in piena presenza, e al Lingotto si è celebrata la riaprertura. Particolarmente emozionato il direttore Nicola Lagioia. “In fondo – ha detto ad askanews – questo è il primo evento di tali dimensioni a livello internazionale legato all’editoria che si fa da quando è scoppiata la pandemia. Quindi Torino e l’Italia si trovano veramente a fare da apripista ed è un motivo d’orgoglio e di responsabilità. E’ molto bello soprattutto vedere le persone che rientrano al Lingotto e all’Oval”.

Intorno al Salone si sono strette tutte le anime di Torino, economica, culturale, sociale e politica e anche il professor Giorgio Parisi, fresco Nobel per la Fisica, ha inviato un messaggio video. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto una lettera agli organizzatori e il governo ha presenziato con due ministri.

“Il Paese che riparte ha bisogno di entusiasmo”. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha puntato sulla voglia di ripartire e sulle sfide vinte quando in molti dicevano che non sarebbe stato possibile. Dal canto sul il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha voluto allargare il campo del ragionamento all’intero sistema culturale. “Credo – ha detto – che la cultura stia dando e possa dare ancora un grande contributo a questa ripartenza che sarà fatta di tante iniziative, di sostegni e di aiuto, ma che soprattutto necessita di un clima di fiducia, di ripresa e di costruzione del futuro”.

Un futuro che, nei padiglioni della fiera, ha anche le sembianze familiari degli stand e dei marchi delle casa editrici, ma anche il volto degli scrittori, come per esempio Gianluigi Ricuperati, che tornano a dialogare con il pubblico e a portare frammenti di quella “Vita Supernova” che è anche il titolo della 33esima edizione. L’ultima di Chiara Appendino da sindaca di Torino. “Sono emozionata per il fatto di essere qui al Salone – ha detto – perché è una delle prime problematiche che ho affrontato ed è una delle cose di cui siamo più orgogliosi come città”.

Ma, come ha voluto sottolineare anche Franceschini, questo non è solo il Salone di Torino: è un Salone di tutta l’Italia. C’è sempre un po’ di retorica in certe formulazioni legate alla cultura, e forse anche letture di facciata. Quello che si sente, però, attraversando il Lingotto e l’Oval è che l’entusiasmo e la voglia di partecipare sono reali, vengono dal basso. Forse non basteranno per definire il futuro, ma intanto ci sono.