Il 16 agosto scorso ci ha lasciato il noto conduttore Pippo Baudo, lasciando un vuoto nel panorama televisivo italiano. Il 9 settembre è stato aperto il testamento ma, ecco cosa si è scoperto a proposito.
Eredità Pippo Baudo: l’apertura del testamento
Nello studio del notaio Renato Caraffa a Bracciano, lo scorso 9 settembre è stato aperto il testamento di Pippo Baudo, alla presenza dei due figli, Tiziana e Alessandro, quest’ultimo riconosciuto nel 1996, e della storica assistente Dina Minna, alla quale è stata assegnata una quota quasi identica a quella spettante per legge agli eredi diretti.
Da qui sono nate le polemiche appunto per l’inserimento nel testamento della Minna, con tanto di frecciatine da parte di Katia Ricciarelli: “se tutte le segretarie sono trattate così, forse ho sbagliato mestiere”, con Dina Minna che aveva replicato con un “alla fine Pippo Katia non voleva più neanche vederla.” Ora ecco la scoperta shock sull’eredità.
Pippo Baudo, è giallo sull’eredità: la scoperta shock a tre mesi dalla sua morte
Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, a tre mesi dalla morte di Pippo Baudo ancora nessuno avrebbe formalizzato l’accettazione delle volontà lasciate dal noto conduttore. Quindi, né i figli né Dina Minna, hanno ancora accettato formalmente l’eredità. Il motivo non si sa, l’eredità si stima abbia un valore complessivo di 10 milioni di euro, suddiviso tra capitali e immobili. Ci sarebbero dunque gli 800mila euro guadagnati per ogni edizione di Sanremo, a cui si aggiungerebbero gli immobili di proprietà, quattro in via delle Vite a Roma, l’ufficio da 7 vani in zona Prati e i 17 terreni agricoli, tra Noto, Siracusa e Fiano Romano.