Andrea Cerabolini Circa duecento migranti hanno sfondato un cordone della polizia bosniaca a Velika Kladusa, cittadina nei pressi del confine croato situata nel nordovest della Bosnia-Erzegovina. Almeno due profughi sono rimasti feriti negli scontri con le forze dell’ordine. Per fronteggiare un eventuale deteriorarsi della situazione sono giunte sul posto in elicottero anche squadre di unità speciali croate. Ma da Zagabria fanno sapere che per il momento non sono intervenute.
Sempre più migranti al confine Croato
Situazione di crisi anche presso la stazione di Bihac, altra cittadina bosniaca situata al confine Croato. Infatti la polizia ha fatto scendere da un teno un centinaio di migranti che da Sarajevo erano in viaggio verso Zagabria. La polizia bosniaca ha fatto scendere i migranti pur se muniti di biglietto, per poi scortarli verso due autobus che li ha riportati alla volta della capitale. Fortunatamente in questo caso le operazioni si sono concluse senza scontri, e i migranti sono adesso ospitati presso la ex caserma di Usivak, nella zona sud di Sarajevo.
Le forze dell’ordine restano quindi in massimo stato d’allerta, e i presidi lungo la frontiera vengono rafforzati in queste ore.
Uno stato d’allerta che si deve al notevole aumento del flusso di migranti nell’area. Sempre più persone negli ultimi mesi hanno infatti cercato di valicare la frontiera tra i due paesi. E sempre più persone tentano di raggiungere l’Europa occidentale e settentrionale attraverso il corridoio che passando per la Bosnia raggiunge la Croazia e poi la Slovenia, per poi da lì raggiungere il resto dell’Unione.
