Marta Lodola Scoppia la polemica in una scuola media di Phillipsburg, in Kansas, stato del Midwest degli Stati Uniti. I genitori della scuola avevano autorizzato a effettuare dei test antidroga a campione da effettuare sui propri figli. Sembra però che le modalità con cui questi test sono stati svolti abbiano fatto infuriare i genitori con la dirigenza della scuola. “Nostra figlia è tornata a casa in lacrime” hanno raccontato Janette e Brian Anderson a KSN TV: alla ragazza infatti era stata strappata un intera ciocca di capelli. L’evento è testimoniato dal fatto che, ora, sul cuoio capelluto della studentessa c’è un grosso buco.
Ciocche di capelli strappate per un test antidroga
“Non avevo firmato il consenso ai controlli a campione per questo” affermano indignati i genitori della scuola media di Phillipsburg. Mike Gower, preside della scuola media dove si è svolta la vicenda, ha cercato di mostrarsi comprensivo nei confronti dei genitori, difendendo però l’operato dell’azienda sanitaria privata che ha effettuato i test. “I genitori volevano che utilizzassimo tamponi o test delle urine, ma quelli, a differenza di quelli dei capelli, arrivano solo a un mese prima. Il test del capello, invece, assicura di sapere tutti i dettagli fino a 90 giorni prima. Forse avremmo dovuto informare meglio i genitori, questo può essere il nostro unico errore“.
La scuola ha comunque concesso un incontro tra la dirigenza e i genitori, per chiarire la vicenda. L’incontro non si svolgerà però prima del 12 novembre, quando la rabbia dei genitori si sarà, almeno perzialmente, acquietata.
