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Sea Watch, Malta autorizza lo sbarco: migranti anche in Italia

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Autorizzato lo sbarco dei migranti a bordo della Sea Watch. Sarà Malta a prestare il primo soccorso, i migranti saranno poi redistribuiti anche in Italia.

L’accordo è stato raggiunto. Dopo diversi giorni in cui l’indecisione europea aveva tenuto in ostaggio più di 49 persone a bordo di due navi ONG alla fine Malta ha deciso di accogliere i migranti. Decisione raggiunta grazie anche all’Unione Europea che stabilisce le modalità di accoglienza dei 49 migranti e la loro redistribuzione in 8 nazioni europee. Tra cui anche l’Italia. Termina quindi il braccio di ferro tra il governo italiano e e quello maltese per definire il destino della Sea watch e della Fish Eye. Negli ultimi giorni erano state diverse le aperture all’accoglienza da parte di una parte del governo. Il Premier Conte e il Vicepremier Di Maio avevano dato il loro benestare per accogliere almeno le donne ed i bambini presenti sulla nave.

Arrivato l’accordo

L’operazione per trasferire i migranti sulle navi delle nostre forze armate inizierà il prima possibile“. Queste le parole del premier maltese Joseph Muscat, che ha deciso che sarà proprio Malta ad iniziare le procedure di accoglienza. I primi soccorsi si stima verranno prestati già nelle prossime ore, dopo che il 22 dicembre scorso era iniziato questa vera e propria Odissea. Dopo più di 19 giorni in mare aperto toccheranno finalmente terra le 49 persone tenute questi giorni in scacco dall’egoismo europeo. Saranno poi redistribuiti nei prossimi giorni tra Germania, Francia, Portogallo, Romania, Malta, Lussemburgo, Irlanda e Italia.

La vicenda aveva provocato una netta spaccatura negli equilibri di governo nella penisola. Il Ministro Di Maio e il Premier Conte avevano espresso più volte la volontà di accogliere una parte dei migranti presenti sulle navi, visione che si era scontrata con il secco no del Vicepremier Matteo Salvini. Salvini che non ha perso tempo di commentare la questione sul suo profilo Facebook: “Mentre col premier e col ministro dell’Interno polacco parliamo di protezione delle frontiere esterne dell’Europa e di sicurezza, leggo che a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong. Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in italia. E continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell’Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano.” Così ha commentato la vicenda.