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Velo per le atlete musulmane, in Francia bufera su Decathlon

Hijab sportivo, è polemica

L'azienda francese duramente attaccata per la scelta di commercializzare l'hijab per le sportive di fede musulmana.

Decathlon nella bufera. Come riportato da Affari Italiani, nella giornata di martedì 26 febbraio l’azienda francese ha fatto ufficialmente sapere che lancerà in tutto il mondo l’hijab sportivo per le atlete musulmane.

“Sport accessibile alle donne”

Si tratta in sostanza di un ‘velo sportivo’ per le runner di fede musulmana. “Siamo pienamente impegnati a rendere lo sport accessibile a tutte le donne. Il nostro è quasi un impegno sociale e se permette ai podisti di correre ce lo assumiamo con serenità” ha affermato Xavier Rivoire, numero uno della comunicazione di Decathlon United per motivare la scelta. Rivoire ha voluto poi specificare che il velo in questione non copre il viso delle donne. Tuttavia ciò non è bastato per mettere al riparo Decathlon dal fuoco di fila dei ‘contestatori’.

Le reazioni negative

Decathlon non è il primo gruppo ad agire così (in precedenza si sono mosse in questa direzione Dolce e Gabbana, H&M, e Nike con la vendita degli hijab a Milano) ma come riferisce il Corriere della Sera non sono mancati commenti molto negativi in Francia. Come quello di Aurore Bergé, portavoce del partito di Emmanuel Macron (En Marche): “La mia scelta di donna e cittadina sarà quella di non confidare in un marchio che rompe con i nostri valori”. Va ancora più all’attacco il presidente del movimento sovranista Debout la France: da Nicolas Dupont-Aignan è arrivato l’invito a boicottare Decathlon. Più misurata la reazione del ministro della Salute. Agnes Buzyn è comunque contraria all’iniziativa perché in sostanza promuoverebbe “una differenziazione tra donne e uomini”.