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Brasile, Lula esce dal carcere per il funerale del nipotino

Lula esce dal carcere per funerale nipote

L'ex presidente parteciperà alle esequie del nipote Arthur nel cimitero Jardim da Colina a Sao Bernardo do Campo.

L’ex presidente brasiliano Luiz Inicio Lula da Silva lascerà eccezionalmente il carcere di Curitiba, dove sta scontando la sua pena, per poter partecipare al funerale del nipote, morto di meningite a soli 7 anni. Secondo quanto si apprende da RaiNews.it, il magistrato dello Stato di Paranà, dove si trova il penitenziario, non ha al momento divulgato i dettagli relativi al trasferimento dell’ex capo di Stato dalla cella al luogo delle esequie. È necessario il massimo riserbo, ha spiegato, per “motivi di sicurezza“. Secondo alcune indiscrezioni, tuttavia, appare probabile che Lula venga imbarcato su un aereo che lo trasporterà a San Paolo, dove verrà celebrata la funzione.

Il funerale del nipote

I familiari hanno stabilito che il corpo del piccolo Arthur Araujo Lula da Silva venga cremato. Il funerale avrà luogo a mezzogiorno ora locale (in serata in Italia), presso il cimitero Jardim da Colina a Sao Bernardo do Campo. Proprio in questa città, infatti, l’ex presidente risiedeva prima dell’arresto e della condanna. Nel medesimo cimitero riposa anche la moglie Marisa Leticia Rocco, scomparsa nel febbraio del 2017.

La richiesta di scarcerazione

La liberazione e partecipazione al funerale da parte dell’ex presidente non era affatto scontata. Nel mese di gennaio Lula aveva già chiesto di poter lasciare il penitenziario per partecipare alle esequie del fratello morto di cancro. Ma, in quel caso, le autorità avevano negato l’autorizzazione. Dopo l’annuncio della morte del bambino, secondo quanto si apprende da Agenzia Nova, i legali dell’ex capo di Stato hanno fatto richiesta di scarcerazione invocando l’articolo 120 della legge di esecuzione penale. L’articolo in questione dichiara che “i detenuti in regime chiuso o semiaperto e i detenuti in attesa di giudizio possono ottenere il permesso di lasciare l’istituzione, sotto scorta, in caso di morte o malattia grave del coniuge, fratello ed esponenti della stratta cerchia familiare“.