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Nuova Zelanda, sparatorie in due moschee: almeno 40 morti

Sparatorie in due moschee in Nuova Zelanda

Quattro assalitori sono stati arrestati. Le immagini della sparatoria sono state diffuse con una live di Facebook. La premier: "È terrorismo".

Due diversi attentati e decine di morti in Nuova Zelanda, nel corso di due sparatorie in due moschee della città di Christchurch. Secondo quanto riferito dalla Cnn, sarebbero almeno 40 le vittime accertate. La notizia è stata confermata dalla premier Jacinta Arden. I due luoghi di culto presi d’assalto sono quelli di Al Noor e Linwood, dove si trovavano circa 300 persone. Il duplice attacco è stato rivendicato da un uomo australiano di 28 anni, che li ha descritti come un attentato contro gli immigrati.

Secondo quanto si apprende dall’Ansa, quattro persone sono state arrestate: si tratta di tre uomini e una donna, la cui identità non è stata rivelata. Uno di loro, al momento degli spari, indossava una giacca militare. La polizia neozelandese non esclude che ci siano altri assalitori, ancora a piede libero. Le forze dell’ordine hanno inoltre rinvenuto diversi ordigni artigianali all’interno di alcuni veicoli. Tutti gli esplosivi sono stati disinnescati. Per ragioni di sicurezza, le autorità hanno invitato i residenti a restare in casa.

Una delle vittime

Il manifesto e la live

Per la premier Arden si tratta di “uno dei giorni più bui” del Paese. Il commissario di polizia della Nuova Zelanda, durante una conferenza stampa, ha sottolineato “la serietà dell’attacco”.

Le forze dell’ordine sono inoltre risalite a un manifesto di 87 pagine “anti immigrati e anti musulmani” pubblicato, poco prima della strage, sui social network. È probabile che l’autore di tale manifesto sia proprio uno dei killer. L’account che lo ha pubblicato è stato bloccato. Gli assalitori hanno inoltre condiviso i momenti della sparatoria attraverso una live su Facebook della durata di 17 minuti. La polizia ha esortato “con forza” gli utenti a non condividere il link. Dopo poche ore, Mia Garlick, portavoce di Facebook in Nuova Zelanda, ha annunciato che il video è stato rimosso.

Salva la squadra di cricket

Sono salvi per miracolo i giocatori della squadra di cricket del Bangladesh, in Nuova Zelanda per partecipare a un match contro il team di casa, che si sarebbe dovuto svolgere sabato 16 marzo. La nazionale si stava dirigendo proprio verso una delle due moschee prese d’assalto, ma non si trovava sul posto al momento della sparatoria. La partita è stata annullata. Evacuata anche la manifestazione studentesca a sostegno del clima, in atto nel centro della città.