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Quando Justin Finnerty, 22 anni, ha proposto alla 23enne Sophie (nome di fantasia) di restare a dormire a casa sua dopo una serata con i colleghi, la ragazza ha pensato che il collega e amico d’infanzia si stesse solo rivelando gentile con lei, rassicurata anche dalla presenza della sua fidanzata, Chloe, che si trovava nella stessa casa. Ma quando si è stesa sul divano lui l’ha aggredita e ha abusato di lei per due volte. Il tribunale lo ha condannato a 8 anni di carcere per stupro. Il suo nome è inoltre stato inserito nel Sex Offenders’ Register, dove resterà per tutta la vita. L’episodio, reso noto dal britannico The Sun, è avvenuto a Bicester, nell’Oxfordshire.
Violentata dal collega
Sophie ha raccontato che aveva da poco iniziato a lavorare come commessa in un supermercato e quella sera era uscita per la prima volta con suoi nuovi colleghi. Tra questi c’era anche Justin Finnerty, un ragazzo che conosceva fin da quando erano bambini. I due erano rimasti amici fino alle scuole superiori. Dopo qualche drink, “la testa ha cominciato a girarmi e non mi sentivo bene”, ha raccontato Sophie. Vedendola in difficoltà, Justin le ha proposto di fermarsi da lui a dormire, assicurandogli che la sua fidanzata non avrebbe avuto niente in contrario.
Una volta giunti all’abitazione, le condizioni di Sophie sono peggiorate. Mentre Chloea l’ha aiutata a rimettersi in sesto e l’ha sorretta, lui le ha preparato un pigiama e delle coperte per la notte. “Vai pure a letto, ci penso io a lei”, ha detto il 22enne alla fidanzata, rassicurandola. Poi si è avvicinato alla collega per aiutarla a spogliarsi e a mettere il pigiama, nonostante la ragazza cercasse di rifiutare con un cenno del capo. “Non puoi stare vestita, non sarai comoda”, ha insistito l’uomo, sfilandole prima il vestito e poi il reggiseno. “Ero terrorizzata. A un certo punto mi ha infilato il pigiama e ho pensato che volesse davvero solo aiutarmi”, ha raccontato la ragazza. “Mi ha detto ‘buonanotte’ ed è salito al piano di sopra”.
Il primo stupro
Sophie ha cercato di dormire “ma all’improvviso Justin è tornato. Senza dire nulla, si è avvicinato e ha iniziato a toccarmi nelle parti intime. Cercavo di allontanarmi, ma non ci sono riuscita. Mi ha afferrato dalle caviglie e mi ha stretto a sé. Ho tentato di urlare ma dalla mia bocca non usciva alcun suono. Quando ha finito, mi ha rivestito ed è tornato al piano superiore”.
La seconda violenza
Sophie ha pianto fino ad addormentarsi, ma nel bel mezzo della notte Justin è tornato e ha abusato nuovamente di lei. “Come la prima volta, quando ha finito è tornato a letto come se niente fosse. Ho sentito dire che il giorno dopo la violenza ha chiesto a Chloe di sposarlo. Un’ulteriore prova del fatto che è un mostro senza cuore. La mattina dopo avevo un gran mal di testa. Ho chiamato mia sorella e, una volta a casa, le ho raccontato tutto. Ero troppo spaventata per andare dalla polizia ma volevo farmi visitare in ospedale“. Ma, terminata la visita, ha acconsentito a denunciare Justin alle forze dell’ordine.
“Lui ha negato ogni cosa, nonostante i medici abbiano trovato tracce biologiche sul mio corpo”, ha raccontato la ragazza. Finnerty si è difeso dichiarando che si è trattato di un rapporto consensuale.