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Europee 2019, exit poll in Irlanda: in testa i filo-europei

Europee exit poll Irlanda

Il Finn Gael del premier Leo Varadkar (Ppe) e il Fianna Fail di Michael Martin (Alde) sono attorno al 23%. I Verdi volano al 9%, cala la sinistra.

Sembra che la vittoria dell’ultradestra euroscettica alle europee 2019 non si sia realizzata neppure in Irlanda. Anche gli irlandesi sono stati chiamati alle urne per eleggere i membri del Parlamento dell’Unione, dopo i cittadini di Olanda e Regno Unito. Secondo quanto emerso dai primi exit poll (diffusi dall’emittente televisiva Rte e citati dall’Ansa) il testa a testa sembra essere tra due storici partiti moderati: il Finn Gael del premier Leo Varadkar (iscritto nella coalizione del Ppe) e il Fianna Fail di Michael Martin (facente parte della lista dei liberali, Alde). Entrambi i partiti si sarebbero infatti assestati intorno al 23% dei voti. Si tratta, tuttavia, di un risultato ancora approssimativo, in attesa delle conferme ufficiali al momento dello spoglio.

Irlanda, boom dei Verdi

Ma la vera sorpresa degli exit poll irlandesi è il boom registrato dai Verdi del Green Party, che volano dall’1,6% al 9%. Una percentuale che, se confermata, potrebbe assicurare loro tre degli 11 seggi (che diventeranno 13 dopo la Brexit) di cui l’Irlanda gode in Europa, riporta il Corriere della Sera. Il Labour resta intorno al 6%, mentre la sinistra dello Sinn Fein cala al 12%, perdendo tre punti percentuali. Pesante è la sconfitta registrata sia dall’ultradestra anti-immigrazione sia dai socialisti. Il Pvv di Geert Wilders e il Partito socialista (Sp) rischiano, infatti, di non ottenere neppure un seggio all’Europarlamento.

Un Paese europeista

Un risultato che, commentano alcuni osservatori internazionali, non dovrebbe sorprendere se si pensa che l’Irlanda è, dopo il Lussemburgo, il Paese membro che nutre la più alta fiducia nei confronti delle istituzioni europee, con il 90% della popolazione che ha un’opinione positiva dell’Unione. L’ingresso nell’Ue nel 1973 ha significato, per Dublino, l’inizio di una fase di forte crescita economica e sociale, con il raggiungimento di una buona qualità della vita.