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Terremoto California, oltre 700 lievi scosse in tre settimane

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Una sequenza di piccoli terremoti nelle ultime settimane ha scatenato preoccupazione tra la popolazione e gli scienziati, che si preparano al peggio

Lo stato della California sta vivendo una pausa di un secolo riguardo i grandi terremoti che di solito colpiscono quella zona della Terra. Fu devastante il terremoto di magnitudo 8.3 che colpì San Francisco nel 1906. Esperti rivelano che questo gap sismico che prosegue da circa un secolo è difficilmente frutto di un colpo di fortuna e buona sorte. Con più probabilità, qualche fattore sismica è il responsabile del periodo di quiete che la zona sta vivendo. “Siamo in una fase insolitamente tranquilla”, ha detto il coautore dello studio Glenn Biasi, geofisico presso l’US Geological Survey (USGS) di Pasadena, in California. “Le faglie più importanti e quelle che portano allo slittamento, non si sono sollevate”, così riporta Blueplanetheart.it. Lo slittamento si riferisce al movimento delle faglie a scorrimento orizzontale che si presentano con due blocchi di crosta. Quest’ultimi si muovono uno accanto all’altro in direzioni opposte.

Da circa tre settimane però, la fascia meridionale della California è colpita da una serie continua di scosse sismiche, che stanno preoccupando la popolazione e allertando gli scienziati, i quali ricordano ai residenti la possibilità di un grande evento distruttivo.

700 lievi scosse simiche in California

Lo sciame sismico delle ultime settimane ha colpito un’area di decine di km. Si registrano almeno 700 lievi scosse, come riportato dal Los Angeles Times. Colpite soprattutto le contee di San Bernardino e Riverside. Gli esperti si dicono timorosi e avvertono che un grande terremoto nella regione sarà inevitabile.

Inoltre, fa sapere Blitz Quotidiano.it, lo sciame che nel mese di giugno sta spaventosamente interessando la California ricorda l’attività vicino alla Faglia di Sant’Andrea, che aveva fatto supporre ad alcuni scienziati un possibile terremoto di grande entità. Sebbene non si sia mai verificato, l’incremento dei piccoli terremoti può conseguentemente accrescere le possibilità di un evento più grande. E la popolazione deve essere pronta a un terremoto di dimensioni distruttive, ha dichiarato al Los Angeles Times il geofisico Andrew Llenos, dell’US Geological Survey. “Sappiamo che a un certo punto, in futuro, ci sarà”, mette in guardia. All’inizio del 2019, è stata messa a disposizione “ShakeAlertLA”, un’app disponibile su Android e Apple, che avvisa i possibili arrivi di terremoti di magnitudo 5.0 o superiori. Si tratta di un’ultimissima tecnologia sviluppata per garantire ai residenti un minimo di preavviso prezioso per mettersi al riparo.