Lo Stato ebraico può ufficialmente abbattere le case abitate da palestinesi nel sobborgo Sur Baher di Gerusalemme. Stando alla sentenza dell’Alta Corte, i palestinesi devono andare a vivere altrove perché sono luoghi illegali e insicuri. Infatti sono troppo vicini alla barriera di separazione israeliana che taglia la Cisgiordania occupata.
Israele abbatte case palestinesi
Nonostante la scadenza imposta dallo Stato di Israele, i residenti non hanno ancora lasciato i loro condomini, alcuni dei quali sono ancora in costruzione. I palestinesi ritengono che la questione sicurezza sia solo un pretesto dello Stato ebraico per obbligarli a lasciare le case e per accrescere gli insediamenti e le strade che li collegano. Alle 4 di mattina centinaia tra poliziotti e militari sono giunti nel quartiere e hanno cominciato a sigillare più di quattro edifici e a abbattere un palazzo a due piani costruito in parte. Ai giornalisti è stato vietato di giungere sul posto mentre i residenti e gli attivisti sono stati obbligati ad abbandonare ke loro case. Un uomo si è rifiutato, urlando: “Voglio morire qui”. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Ocha, l’ordine dello Stato riguarda i 10 edifici già costruiti o in costruzione, tra cui circa 70 appartamenti, 17 persone verrebbero sfollate e altre 350 colpite. I diplomatici dell’Unione europea hanno recentemente fatto visita all’area e le Nazioni Unite hanno chiesto a Israele di abbandonare il piano di demolizione. I residenti hanno paura che altri 100 edifici nell’area possano essere interessati nel prossimo futuro.