Lisa Pendezza Tragedia in una fattoria in Giordania, a 45 chilometri da Amman: un incendio ha devastato l’alloggio dei braccianti, provocando la morte di 13 persone. Tra le vittime – tutte di origine pakistana – si contano 8 bambini.
Giordania, incendio in una fattoria
La notizia è stata divulgata dalla Protezione civile giordana. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, nell’alloggio risiedevano due famiglie di nazionalità pakistana. Le 13 vittime hanno perso la vita a causa delle gravissime ustioni riportate nell’incendio, mentre altre tre persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate in ospedale per ricevere le cure necessarie.
Iyad al Amre, portavoce della difesa civile, ha riferito che l’incendio ha colpito una fattoria ad al-Shuna al-Janobia, in prossimità del confine tra Giordania, Israele e Siria, a poca distanza dalla confluenza dei fiumi Yarmouk e Giordano. Il rogo è divampato poco dopo la mezzanotte. Ancora incerte le cause: tra le ipotesi più accreditate comprare quella di un cortocircuito. Le autorità giordane hanno aperto un’indagine per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Braccianti morti nell’incendio
Quello dei braccianti morti per le conseguenze di un incendio è un dramma che non risparmia neppure l’Italia. Risale al marzo 2019 l’ultimo rogo che ha colpito la baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, che ospita centinaia di migranti che lavorano nei campi vicini. Le fiamme si sono propagate in una delle abitazioni di fortuna, a partire dai cavi elettrici. Il mese precedente, un altro incendio a Gioia Tauro aveva provocato il decesso di un 29enne senegalese.
