> > Coronavirus negli Stati Uniti, boom di contagi: più di 8.000 in poche ore

Coronavirus negli Stati Uniti, boom di contagi: più di 8.000 in poche ore

coronavirus los angeles restrizioni

Impennata di contagi da coronavirus negli Stati Uniti: oltre 8.000 casi in poche ore, la maggior parte dei quali nello stato di New York.

Mentre domenica 22 marzo 2020 l’Italia ha visto un (seppur lieve) rallentamento di morti e contagi da coronavirus, non si può dire lo stesso per gli Stati Uniti. In un solo giorno hanno registrato 8.149 casi positivi in più e 114 nuovi decessi, il numero più alto dall’inizio dell’epidemia.

Coronavirus negli Stati Uniti

Gli USA sono così diventati il terzo paese al mondo per numero di contagi dopo Cina e Italia e prima di Spagna e Germania. La cifra relativa al totale degli infetti ammonta infatti a 32.356 unità ed è comprensiva di persone attualmente positive, guarite e morte con il virus. Si tratta per l’America del peggior dato mai registrato, tenendo conto del fatto che il giorno prima aveva visto un lieve miglioramento.

LEGGI ANCHE: Tasso di mortalità Coronavirus: i dati per età, sesso e patologie pregresse

Se infatti venerdì 20 marzo 2020 aveva contato 5.594 nuovi casi (il numero più alto fino ad allora), il giorno seguente questi erano scesi a 4.824 per poi risalire appunto domenica 22. Quanto poi ai decessi quotidiani, questi non avevano mai superato le 57 unità, mentre ora gli Stati Uniti hanno dovuto fare i conti con la tripla cifra arrivando a 114. Una forte impennata se il dato viene paragonato ai 46 della giornata precedente. Rispetto al numero totale di contagiati la letalità continua per ora a rimanere più bassa che in Italia.

Lo stato più colpito è senza dubbio quello di New York che conta 15.801 casi (quasi 10.000 nella capitale) con un incremento di 5.429 unità. Un aumento più che raddoppiato rispetto al giorno prima quando era pari a 1.974. Il governatore Cuomo ha a questo proposito chiesto a Trump di nazionalizzare l’acquisto di forniture mediche e all’Esercito di costruire ospedali da campo temporanei.