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Coronavirus, in Brasile lo stadio diventa un ospedale all'aperto

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Il Brasile mette in atto il modello Wuhan e converte lo stadio in un ospedale per fronteggiare il coronavirus.

In Brasile, per fronteggiare l’emergenza coronavirus, lo stadio Pacaembu di San Paolo verrà convertito in un ospedale a cielo aperto che in in 10 giorni potrà essere messo a disposizione di medici e personale sanitario. Il campo da calcio, inaugurato negli anni Quaranta per la Coppa del Mondo brasiliana del 1950, dovrebbe contenere più di 200 posti letto e verrà costruito seguendo il modello utilizzato a Wuhan, dove molte strutture sportivo erano state modificate e successivamente destinate all’emergenza sanitaria.

Coronavirus, in Brasile lo stadio diventa un ospedale

Il sistema sanitario brasiliano, in accordo con il governo, avrebbe optato per lo stadio Pacaembu perchè questo avrebbe una posizione strategica essendo vicino a molti ospedale di San Paolo, una delle più grandi metropoli del Brasile con 12,8 milioni di abitanti. Proprio a San Paolo il numero di casi positivi al coronavirus è salito in maniera esponenziale nel corso dell’ultima settimana, arrivando a toccare la cifra di 1600 contagi confermati e 25 morti. Necessario dunque andare a creare delle nuove strutture ricettive per assistere i malati e gli stadi in questo senso possono tornare molto utili considerando anche il fatto che in Brasile, così come in Italia e nel resto del mondo, le competizioni sportive nazionali sono interrotte e dunque i campi sono del tutto inutilizzati.

I lavori nello stadio che diventerà ospedale

Nello stadio Pacaembu, che fu la casa del Corinthians fino 2014 quando la squadra si trasferì nella nuova Arena con l’occasione dei Mondiali, i lavori sono già in corso e al momento sarebbero state montate le impalcature metalliche che dovranno sostenere i tendoni. Quello che è stato il teatro di molte sfide calcistiche ora diventa il campo di una battaglia ancor più importante, quella della vita.