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Coronavirus, la profezia di Sylvia Browne: "Grave epidemia nel 2020"

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Continuano le teorie del complotto sul coronavirus: tra queste anche una profezia della veggente americana Sylvia Browne.

Tra i molteplici messaggi che nei giorni dell’emergenza Coronavirus stanno riempiendo le chat WhatsApp degli italiani, ne spicca uno relativo ad una presunta profezia contenuta in un libro di Sylvia Browne che avrebbe predetto lo scoppio di un’epidemia.

Coronavirus: la profezia di Sylvia Browne

Le parole che circolano sono contenute in End of Days, Predictions and prophecies about the End of the world, scritto appunto dalla veggente e medium Sylvia Browne e Linsday Harrison. Edito da Mondadori nel 2008 con il titolo Profezie, in una delle pagine (la 220) vi è proprio un riferimento al fatto che entro il 2020 diventerà la prassi indossare in pubblico mascherine e guanti di gomma.

Profezia sul coronavirus

Questo “a causa di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite, che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e che sarà refrattaria ad ogni tipo di cura“. Vi è poi specificato il periodo dell’anno in cui la diffusione avrà luogo, ovvero l’inverno. E infine anche la caratteristica peculiare e sconcertante della patologia, ovvero il fatto che dopo aver causato panico sembrerà sparire completamente per altri dieci anni. In questo modo, conclude, risulterà ancora più difficile scoprire le sue cause e la cura che può alleviarla.


Nonostante tutti i dati, dai sintomi alla stagione, siano coincidenti con quanto sta accadendo nella realtà, si tratterebbe dell’ennesima teoria del complotto. La sensitiva aveva anche parlato di un’altra epidemia che il mondo avrebbe dovuto fronteggiare nel 2010, in realtà mai verificatasi. Va poi aggiunto che la donna ha scritto le pagine subito dopo la diffusione della SARS, ovvero quando temi del genere erano particolarmente caldi.