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Coronavirus, Trump vuole far ripartire lo sport negli Stati Uniti

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Trump vuole far ripartire sport malgrado i numeri assai negati dell'emergenza coronavirus negli Stati Uniti.

Donald Trump vuole far ripartire lo sport negli Stati Uniti, malgrado i dati davvero preoccupanti che ogni giorno vengono diffusi sull’emergenza coronavirus. La motivazione alla base della scelta della ripresa dei campionati sportivi è fornita dalla stesso presidente americano che ha detto: “Sono stufo delle repliche in tv”. Le parole di Trump hanno ricordato a molti quelle di u altro presidente, Franklin Delano Roosevelt, che 78 anni fa, solo un mese dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, disse che “in tutta sincerità sento che per gli Stati Uniti sarebbe meglio se si continuasse a giocare a baseball”.

Trump vuole far ripartire lo sport

“Dobbiamo riprenderci i nostri sport – ha detto Trump dalla Casa Bianca in una conferenza stampa – Sono stanco di guardare repliche di partite di baseball vecchie di 14 anni. Lo sport non è stato progettato per vivere in questa situazione, l’intero concetto della nostra nazione non è stato progettato per questo. Si deve tornare a giocare e rapidamente, molto rapidamente”. Per Trump dunque la ripresa dei campionati potrebbe essere un incentivo per l’economia degli Usa oltre che un modo per risollevare il morale del paese. In Nord America a causa del coronavirus sono fermi ormai da un mese l’NBA (ferma dall’11 marzo), i tornei di hockey su ghiaccio (NHL), calcio (MLS) e golf (PGA Tour). La Major League Baseball (MLB) ha rinviato sine die l’inizio della stagione che doveva partire il 26 marzo, mentre la Professional League of American Football (NFL) spera di poter iniziare la stagione come previsto, a settembre.

La Task force per lo sport

Trump aveva già nelle scorse settimane cercato di accelerare per la ripresa della sport e il 4 aprile aveva avuto una videoconferenza con i responsabili delle leghe e delle varie federazioni. Il presidente degli Stati Uniti ha addirittura annunciato la creazione di una “task force” dedicata allo sport, di cui faranno parte i responsabili delle leghe professionistiche – dall’NBA (basket) alla NFL (football), dalla NHL (hockey) alla MLB (baseball) – oltre ai proprietari di alcuni importanti club.

Molti di questi non sono però della stessa opinione di Trump, ma anzi credono che la riapertura dei campionati possa essere un’ulteriore modalità per facilitare la diffusione del coronavirus, oltre che un potenziale pericolo per i giocatori e gli addetti ai lavori. A guidare questo gruppo di contrari i “commissioner” di NBA e NHL, Adam Silver e Gary Bettman.