> > Bambino legato nel capanno per due settimane: polizia arresta i nonni

Bambino legato nel capanno per due settimane: polizia arresta i nonni

bambino-legato-capanno

Legato in un capanno per due settimane per aver preso del cibo senza permesso: così un bambino veniva maltrattato dai suoi nonni negli Stati Uniti.

Orrore per l’ennesimo episodio di violenza domestica su minore negli Stati Uniti, dove un bambino di soli 6 anni era costretto a subire da parte dei nonni crudeli maltrattamenti, compreso il rimanere legato all’interno di un capanno in giardino per due settimane soltanto perché aveva osato prendere del cibo dalla dispensa senza permesso. I continui maltrattamenti venivano inflitti anche ai fratelli del piccolo, il quale è stato tratto in salvo dalla polizia lo scorso 10 maggio a seguito di alcune denunce che hanno portato all’arresto dei due nonni.

Bambino legato in un capanno, arrestati i nonni

Stando a quanto riportato dalla stampa statunitense i fatti sono avvenuti in un sobborgo della città di Dallas, nello stato del Texas, e hanno come protagonisti la 53enne Esmeralda Lira e il suo compagno, il 64enne Josè Balderas. La coppia si è resa protagonista di una lunga serie di violenze domestiche ai danni del bimbo e dei suoi fratelli, che erano stati affidati a loro dai genitori.

LEGGI ANCHE: Bambino disabile di 8 anni maltrattato a scuola: denunciata l’insegnante

A seguito dell’irruzione nell’abitazione dei due, gli agenti sono riusciti a liberare i bambino che era ancora legato con dei lacci nel capanno. Uno dei militari ha successivamente commentato: “Il bimbo era legato con le mani dietro la schiena ed era nero come la pece”, anche se i dettagli di quelle che possono essere configurate come delle vere e proprie torture sono stati raccontati in seguito dallo stesso bambino una volta al sicuro.

Il piccolo ha infatti spiegato come la nonna lo legasse sempre nel capanno quando faceva qualcosa di sbagliato, costringendolo inoltre a ad essere spruzzato con dell’acqua e a dover fare i propri bisogni in un sacchetto di plastica. Attualmente il bambino, la sorella maggiore di 7 anni e il fratellino di 4 sono stati consegnati ai servizi sociali e ora saranno posti in affidamento.