Continuano le dimostrazioni di protesta negli Stati Uniti a seguito della morte dell’afroamericano George Floyd e questa volta ad esserne protagonista è la sindaca di Washington Dc Muriel Bowser, che nella giornata del 5 giugno ha deciso di rinominare la via che conduce alla Casa Bianca (la 16th Street) in Black Lives Matter Plaza per onorare il movimento che si batte per i diritti civili dei neri statunitensi. La sindaca, anch’essa afroamericana, ha poi consentito che venisse dipinto la strada stessa con il nome del movimento scritto a caratteri cubitali, proprio di fronte al palazzo presidenziale dove risiede Donald Trump.
Rinominata via della Casa Bianca a Washington
La strada rinominata dalla sindaca Bowser è inoltre la stessa dove sorge la chiesa in cui il presidente Trump si è recato lo scorso 3 giugno all’indomani delle proteste che hanno messo a ferro e fuoco la capitale degli Stati Uniti, facendosi immortalare con una Bibbia in mano davanti alle telecamere.
Breonna Taylor, on your birthday, let us stand with determination.
Determination to make America the land it ought to be. pic.twitter.com/XOfu6CGEGY
— Mayor Muriel Bowser (@MayorBowser) June 5, 2020
Un gesto questo particolarmente criticato dalla stessa Bowser, che in quei giorni denunciò inoltre anche le violenze delle forze dell’ordine nei confronti dei manifestanti. Secondo la prima cittadina infatti, la polizia federale iniziò la disperdere la folla: “Ben 25 minuti prima dell’inizio del coprifuoco e senza che ci fossero state provocazioni”.
The section of 16th street in front of the White House is now officially “Black Lives Matter Plaza”. pic.twitter.com/bbJgAYE35b
— Mayor Muriel Bowser (@MayorBowser) June 5, 2020
La ridenominazione della strada che porta alla Casa Bianca non è tuttavia stata apprezzata dalla sezione di Washington del movimento Black Lives Matter, che ha definito il gesto esclusivamente performativo, volto a distrarre l’opinione pubblica nazionale dalle tematiche politiche e sociali per cui da giorni stanno manifestando i partecipanti alle proteste.