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Creta, arcivescovo contro le mascherine: “Imprigionano la fede”

grecia

Arcivescovo a Creta chiede ai suoi fedeli di non usare le mascherine.

Con l’avvento del coronavirus, si è anche scatenato il dibattito tra coloro che sostengono l’utilità delle misure di sicurezza sanitaria e chi, invece, nega la stessa esistenza del virus. In Grecia, ad esempio, sta facendo molto discutere una dichiarazione di un arcivescovo di una Chiesa ortodossa. Il luogo è Creta Ireneos. Nella sua Chiesa, ha esortato i fedeli a non indossare la mascherina durante la funzione nella chiesa di San Tito a Heraklion. Le ragioni che hanno spinto il religioso a fare delle dichiarazioni così pesanti, sono abbastanza assurde. Durante il suo sermone, infatti, ha parlato di presunto pericolo della maschera per la fede. Stando alla sua idea non indossare la mascherina è necessario: “Per non imprigionare la loro fede”. Stando alle informazioni in possesso del sito Creta24.gr, la folla di fedeli che si trovava nella chiesa di San Tito, in barba alle dichiarazioni dell’autorità religiosa, ha continuato a rispettare le misure di protezione all’interno della chiesa, tra cui le mascherine. Insomma, un messaggio che non ha avuto proprio un lieto fine.

I contagi crescono in tutta Europa

Intanto continuano ad aumentare i contagi in gran parte dei territori e paesi dell’intera Europa. Le autorità italiane hanno deciso di imporre il tampone obbligatorio per tutti quelli che tornano della vacanze dalla Grecia. La penisola ellenica e tutte le sue isole, infatti sono ritenute ad alto rischio di contagio. Anche la stessa isola di Creta, dove è avvenuto il bizzarro episodio che ha visto protagonista l’ecclesiastico Ortodosso, è a rischio contagio. Negli aeroporti italiani, per tutti i turisti che rientrano dalla Grecia ci sarà l’obbligo del tampone.