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A Madrid il coronavirus fa paura: restrizioni a mobilità e lavoro

A Madrid il coronavirus fa paura: restrizioni a mobilità e lavoro

Mille contagiati per 100mila abitanti: è questo l'indice di contagio attuale di Madrid. Il governo ha deciso un nuovo lockdown nella capitale.

In arrivo nuove restrizioni a mobilità e lavoro a Madrid dopo l’aumento di contagi di coronavirus. A partire da lunedì, si aggiungeranno otto aree alle 37 già in parziale lockdown. Lo ha reso noto il viceminisitro della Salute di Madrid, Antonio Zapatero: “Le misure hanno una base tecnica e cercano di prevenire la diffusione del virus” ha detto. Intanto, dalla sede centrale c’è chi esprime scetticismo per misure ritenute un po’ blande.

Perché in Spagna il coronavirus fa paura?

In alcune aree del Paese, il contagio di Covid-19 ha assunto un trend in salita. Sono già attive 37 aree in cui il contagio va contenuto e da lunedì se ne aggiungeranno otto. La zona più colpita è la capitale Madrid, a cui si annoverano sette comuni limitrofi: secondo quanto riporta il governo, in queste zone l’indice di contagio è preoccupante: mille persone ogni 100mila abitanti. Per questo, l’esecutivo ha deciso di agire il prima possibile. La priorità è evitare il più possibile contatti che non siano necessari per spezzare la catena del contagio. I negozi chiuderanno alle 22 e sono previste pesanti limitazioni per bar e locali. Molti in seno al Governo non si dicono soddisfatti delle misure imposte da Díaz Ayuso. Il viceministro Zapatero ha, però, motivato le scelte, ritenendo necessario evitare un “danno socio-economico al Paese“.

Coronavirus a Madrid, restrizioni a mobilità e lavoro

Per quattordici giorni a partire da lunedì 28 settembre, circa 850mila residenti saranno interessati dalle nuove misure dei restrizioni. Manca ancora l’autorizzazione giudiziaria, ma è certo che sei distretti di Madrid saranno interessati dalla misura stringente. Le limitazioni fanno pensare a un lockdown: si potrà uscire solo per andare a lavoro, o in centri amministrativi, educativi e sanitari. Da lunedì sarà vietato l’ingresso nei parchi e giardini e anche nei bar sarà nuovamente vietato ridotto il consumo al 50%. Sono vietati anche gli incontri privati non necessari. Laddove consentito, è richiesta la presenza di un massimo di sei persone, ad eccezione di congiunti e colleghi di lavoro, laddove strettamente necessario. “Le misure hanno una base tecnica e cercano di prevenire la diffusione del virus“, ha dichiarato il viceministro della Salute di Madrid, Antonio Zapatero. Intanto, il governo si prepara a far fronte all’emergenza convertendo spazi in luoghi sanitari: si tratta principalmente di hotel destinati a chi non può fare la quarantena a casa.