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Germania verso la legge sullo smart working. Il Ministro: "Un diritto"

Smart working

Il Ministro del Lavoro, Hubertus Heil, sta preparando una legge per regolamentare lo smart working in Germania: "Non possiamo fermare i cambiamenti".

Lo smart working ha conquistato la Germania, che dopo averlo sperimentato nel corso della pandemia di Covid-19 sta preparando una legge per regolamentarlo. Il lavoro “da remoto”, infatti, diventerà un vero e proprio diritto per tutti coloro che esercitano una professione in cui è possibile, i quali potranno usufruirne per un certo numero di ore durante l’anno.

La legge sullo smart working in Germania

Il Ministro del Lavoro tedesco, Hubertus Heil, in un’intervista rilasciata al quotidiano Bild am Sonntag, ha rivelato alcuni dettagli in merito alla proposta di legge con cui si intende regolamentare il lavoro agile.

Il virus – dice – ci ha insegnato che è possibile molto più lavoro mobile di quanto pensassimo prima. In primavera ed in estate più di un terzo dei lavoratori ha lavorato in modo mobile. Non possiamo fermare i cambiamenti nel mondo del lavoro. È per questo che ho pronta una proposta di legge sullo smart working. Tramite essa, nei casi in cui è possibile, i dipendenti avrebbero diritto per legge ad un minimo di 24 giorni di home-office all’anno“.

Le critiche nei confronti dello smart working, in questi mesi, non sono mai mancate. Esse, in particolare, riguardavano la presunta connotazione sessista: “C’è un cliché, che purtroppo è spesso vero, secondo cui gli uomini entrano nel loro ufficio a casa e chiudono la porta mentre le donne che lavorano da casa si prendono contemporaneamente cura dei bambini“, ha commentato Hubertus Heis. I cambiamenti, tuttavia, dovranno riguardare settori ampi, indipendentemente dal genere dei lavoratori.