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Quante persone sono già state vaccinate nel mondo contro il Covid?

Vaccino

Quante sono le persone nel mondo che sono già state vaccinate contro il Covid e in quali paesi si trovano?

Più di 2,7 milioni di persone nel mondo dislocate in sei paesi hanno già ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid. Inizia così una delle più grandi campagne vaccinali della storia e una delle più grandi sfide logistiche mai intraprese.

Quante persone vaccinate nel mondo?

L’antidoto più somministrato è per ora quello sviluppato dalla Pfizer, approvato dal Regno Unito (2 dicembre), dal Canada (9 dicembre), dagli Stati Uniti (11 dicembre) e dall’Unione Europea (21 dicembre). Negli USA le vaccinazioni hanno preso avvio il 14 dicembre con gli operatori sanitari e fino al 23 dicembre, stando a una ricerca condotta da Bloomerg, sono già state somministrate 1,12 milioni di dosi. Quanto al Canada sono invece più di 27 mila i soggetti che hanno già ricevuto l’iniezione. Numeri che stanno accelerando man mano che si procede con la distribuzione del secondo vaccino di Moderna.

Per quanto riguarda la Gran Bretagna, in Inghilterra hanno già fatto il vaccino 108 mila persone, in Scozia 56 mila, nell’Irlanda del Nord 25 mila e in Galles 8 mila. Ci sono poi altri due paesi che hanno ottenuto un vantaggio sulle vaccinazioni. Si tratta di Cina e Russia, che avevano già autorizzato i propri antidoti a luglio e agosto. Da allora il primo stato ha vaccinato 650 mila persone mentre il secondo 440 mila. Ad essi si aggiunge anche Israele che, stando ai dati noti fino al 21 dicembre, ha somministrato l’antidoto a quasi 30 mila persone.

Il divario tra paesi ricchi e poveri

Secondo i conteggi di Bloomerg, i diversi stati del mondo hanno già stretto accordi con le case farmaceutiche e 8,15 miliardi di dosi si trovano al momento accantonate. Un quantitativo che sarebbe sufficiente a coprire più della metà della popolazione mondiale (la maggior parte dei vaccini ha un secondo richiamo), se fossero distribuite uniformemente. Cosa che però non sta accadendo. I paesi più ricchi hanno infatti accumulato ampi accordi di approvvigionamento. In più i requisiti di stoccaggio a temperature bassissime rendono alcuni vaccini difficili da consegnare in luoghi lontani. Alcuni paesi potrebbero a tal proposito dover attendere fino al 2022 o più tardi prima di avere forniture ampiamente disponibili.