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Covid, variante inglese presente negli Usa da metà ottobre

variante covid Regno Unito isolato

In ogni caso, Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell’Università Campus biomedico di Roma, rassicurarci sull'efficacia del vaccino

La variante inglese del Covid 19 potrebbe essere stata presente negli Usa almeno da ottobre ed essersi dunque già ampiamente diffusa tra la popolazione d’oltreoceano e non solo. La notizia è stata riportata dai media americani. Questi ultimi hanno inoltre precisato che sono ancora in corso gli accertamenti sulla sequenza del genoma, dopo la scoperta di tre apparenti casi della nuova variante coronavirus. I risultati sono attesi nei primi giorni di gennaio.

Variante inglese del Covid

A metà dicembre il l primo ministro britannico, Boris Johnson aveva lanciato l’allarme su una nuova variante del Covid 19 trovata nel Sud dell’Inghilterra. L’annuncio ha provocato il panico in molti Paesi, che si sono dunque affrettati a chiudere in confini con la Gran Bretagna. Subito gli scienziati si sono inoltre interrogati sull’efficacia del vaccino, la cui distribuzione ha cominciato ad andare in scena nello stesso periodo.

Pfizer e Moderna si sono affrettati a comunicare che svolgeranno prove addizionali per testare la risposta immunitaria nelle persone che hanno contratto la variante del coronavirus. L’obbiettivo è capire se i loro vaccini saranno in grado di neutralizzare il virus mutato.

Da quanto risulta da una prima ricerca, messa in piedi dai ricercatori dalla Medical Branch dell’Università del Texas situata a Galveston, negli Stati Uniti, gli anticorpi che neutralizzano il ceppo più comune del virus hanno neutralizzato anche il ceppo con la mutazione N501Y. Si tratta di un’ottima notizia, perché sia il vaccino Pzifer sia quello sviluppato da Moderna, inducono la produzione di anticorpi diretti contro la nuova variante del Covid, per cui la possibilità che una o più mutazioni vadano a inficiare sull’efficacia del vaccino sarebbero estremamente basse. In Italia, anche Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell’Università Campus biomedico di Roma, ha tenuto a rassicurare tutti sull’efficacia del vaccino.