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Florida, lamantino barbaramente seviziato dai sostenitori di Trump

lamantino trump

Gli autori del gesto hanno inciso sulla schiena del lamantino la scritta "Trump". E' prevista una ricompensa per informazioni su chi ha commesso l'atto.

L’ennesimo episodio di crudeltà sugli animali è recentemente balzato alla cronaca. Questa volta la vittima è una pacifica creatura marina, il lamantino. Siamo in Florida (Stati Uniti). Un esemplare di lamantino è stato avvistato con una singolare scritta sulla schiena. Si tratta di una sola parola, “Trump”, il cognome del presidente statunitense uscente al centro delle polemiche per la gestione dell’emergenza a Capitol Hill.

Florida, vandali sfregiano la schiena di un lamantino

Secondo quello che si apprende dagli organi d’informazione americani, la scoperta è stata fatta domenica. L’animale è stato trovato presso il fiume Homosassa, nella parte settentrionale della Florida. È stato, quindi, immortalato in un video che è poi finito nei social (gli stessi social – ultimo YouTube – che hanno a vario titolo bloccato i profili del tycoon).

L’episodio ha subito allertato le associazioni ambientaliste. Inoltre, le autorità statali e federali statunitensi hanno dato il via alle indagini.

L’US Fish and Wildlife Service ha affermato che il lamantino non risulta aver riportato gravi ferite. Infatti, “sembra che la parola fosse scritta nelle alghe sulla schiena dell’animale”.

Parole di condanna sono prontamente arrivate da Jaclyn Lopez, direttore del Center for Biological Diversity in Florida. “È straziante che questo lamantino sia stato sottoposto a questo atto vile e criminale. È chiaro che chiunque abbia fatto del male a questo gigante indifeso e gentile è in grado di compiere gravi violenze e deve essere arrestato immediatamente”.

Lo stesso Center for Biological Diversity ha messo in palio una ricompensa per chi ha informazioni sul responsabile o i responsabili. La cifra è di 5.000 dollari (circa 4111 euro).

Chiunque sia il colpevole dovà rispondere della sua azione di fronte alla legge. Un gesto del genere può portare, infatti, ad una multa di 50.000 dollari (41.111 euro) e fino a un anno di reclusione secondo la legislatura federale. A livello statale, invece, si corre il rischio di una multa fino a 500 dollari (circa 411 euro) e fino a 60 giorni di prigione.