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Proteste in Spagna, arrestati 6 cittadini italiani: le accuse

Proteste in Spagna

Gli scontri con la polizia sono avvenuti dopo l’arresto del rapper Pablo Hasél.

Sei cittadini italiani sono accusati da un giudice di Barcellona del reato di tentato omicidio. Secondo quanto dichiarato dalla polizia le persone avrebbero dato fuoco a un furgone della Guardia Urbana al cui interno vi era un agente. I fatti sono accaduti durante le proteste per l’arresto del rapper Hasél.

Il provvedimento di custodia cautelare non prevede alcuna cauzione per gli italiani. La notizia è stata diffusa dai media spagnoli e confermata dall’agenzia stampa Ansa.

Italiani arrestati in Spagna

Insieme ai cittadini italiani (5 uomini e una donna) sono stati bloccati anche una spagnola e una francese: si tratta di persone che hanno tra i 28 e i 35 anni d’età. Le accuse sono di aggressione a pubblico ufficiale, appartenenza a gruppo criminale, disordini pubblici, danni e manifestazione illecita. Secondo la polizia le persone fermate farebbero parte di un gruppo violento e ben organizzato che avrebbe scatenato le proteste durante la nottata di sabato 27 febbraio a Barcellona.

I motivi

A Madrid, così come in altre città della Spagna, continuano le proteste per l’arresto del rapper 33enne Pablo Hasél, accusato di oltraggio alla monarchia e apologia del terrorismo diffusa con i testi delle sue canzoni e di alcuni suoi tweet.

Il cantante, presa coscienza del fatto di stare per essere arrestato, si era rifugiato in un’università della Catalogna. Ha resistito per alcuni giorni, salvo poi essere prelevato dalle forze dell’ordine e condotto in galera. La vicenda sta scatenando numerose polemiche in tutto il Paese con violenti scontri tra manifestanti e polizia.