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Ex soldato amputato a entrambe le gambe è il primo a scalare l'Everest

La vetta dell'Everest

Amputato a entrambe le gambe è il primo a scalare l'Everest dopo una sentenza con cui il Nepal glielo ha permesso

Una impresa memorabile la sua, che ha sfidato le leggi della natura e quelle di un paese che gli vietava di provare a sfidarle: un ex soldato del Regno Unito amputato a entrambe le gambe è il primo a scalare l’Everest. Da quanto si apprende Hari Budha Magar ha raggiunto la vetta del “Sagarmatha” nel pomeriggio di venerdì. I media spiegano che Magar è un ex membro del Gurkha Regiment britannico e da poche ore è il primo doppio amputato sopra il ginocchio a scalare l’Everest.

Amputato alle gambe è il primo a scalare l’Everest

Un membro del suo team di ascesa ha detto ai media: “Ha raggiunto la vetta del Sagarmatha intorno alle 15:00 (ora del Nepal) di venerdì. Dopo aver raggiunto con successo la vetta, è sceso al campo base e tornerà a Kathmandu lunedì 22 maggio”. Him Bista ha spiegato ad AFP queste specifiche adottando il nome nepalese dell’Everest. Magar ha 43 anni ed aveva perso entrambe le gambe dopo essere saltato su una mina rudimentale mentre prestava servizio in Afghanistan nel 2010.

L’incidente con una mina in Afghanistan

Era effettivo alla Brigata Gurkha e nella storia finora soltanto due amputati della gamba sotto il ginocchio hanno mai scalato l’Everest: il neozelandese Mark Inglis nel 2006 e il cinese Xia Boyu nel 2018. Magri ha due protesi ed ha già scalato molte montagne, tra cui il Monte Toubkal in Marocco, il Ben Nevis in Scozia e il Monte Bianco in Europa. Per molti anni però l’ex graduato non ha potuto inerpicarsi sull’Everest a causa di una legge nepalese che vieta l’alpinismo ai doppi amputati ed ai non vedenti. La Corte Suprema del Nepal aveva però annullato la legge nel 2018. Ha detto Magar ad AFP: “Finché puoi adattare la tua vita al tempo e alla situazione tutto è possibile, non c’è limite, il cielo è il limite”.