Particolari su particolari emergono sul femminicidio di Bologna che ha visto la morte di Alessandra Matteuzzi. La donna aveva già denunciato il suo stalker che si è trasformato in assassino.
Femminicidio Bologna, quelle parole di Alessandra Matteuzzi ai Carabinieri: “Temo la sua rabbia”
“Temo la sua rabbia. Alla luce di tutte le occasioni in cui è riuscito ad accedere al condominio dove abito, ho sempre timore di ritrovarmelo davanti ogni volta che torno a casa, o quando apro le finestre“. Così diceva ai carabinieri la Matteuzzi quando parlava di Giovanni Padovani. Poi il dettaglio: “Tutte le volte in cui io ho accondisceso alle richieste di Padovani è stato per paura di scatenare la sua rabbia“. Questo particolare è emerso dopo che a giugno aveva iniziato ad avere forti discussioni con il compagno.
L’omicidio di Alessandra Matteuzzi
Alessandra Matteuzzi, di 56 anni, è stata aggredita nella serata di martedì 23 agosto, sotto casa sua, in un condominio in via dell’Arcoveggio, a Bologna. L’aggressore è il suo ex compagno, Giovanni Padovani, calciatore e modello di 27 anni, originario di Senigallia. La donna ha trovato il suo killer ad aspettarla nel cortile di casa, dove era arrivato ore prima.