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La ragazza che denuncia lo stupro da parte di Leonardo La Russa: "Ha avuto un rapporto con me a mia insaputa"

La Russa Ignazio

Una ragazza alterata dalla droga e il figlio del presidente del Senato che si sarebbe approfittato di lei: la ricostruzione dei fatti accaduti nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19 maggio a Milano

Alcol, droga, stupro. Tre parole che si affiancano scomodamente al cognome La Russa. Eppure è successo. Mentre la denuncia della ragazza, inviata via Pec dall’avvocato Stefano Benvenuto risale al 29 giugno, sabato 8 luglio alcune testate – tra cui La Stampa, riferimento in questa sede di Notizie.it – raccontano nel dettaglio la vicenda della presunta violenza sessuale a opera del figlio del presidente del Senato Leonardo Apache. Vediamone di seguito il contenuto della testimonianza.

Sette episodi: dalla sera al mattino seguente

Primo episodio (in discoteca): «A mezzanotte con la mia cara amica M. sono andata alla discoteca Apophis Club. Quando siamo arrivate, ci siamo messe a ballare e ci ha raggiunto anche un’altra ragazza. Mi sono accorta della presenza di un mio compagno di scuola del liceo: Leonardo Apache, figlio del politico Ignazio La Russa. Ci siamo salutati. Da quel momento non ricordo più nulla».

Secondo episodio (in una casa di Milano): «Mi svegliai in assoluto stato confusionale, non ricordando cosa fosse avvenuto la sera prima, nuda nel letto con a fianco Leonardo La Russa. Chiesi espressamente cosa fosse successo, come fossimo arrivati a casa, e dove fossimo. Supino nel letto con me, anche lui nudo, mi disse ‘Siamo venuti qui dopo la discoteca, con la mia macchina’. Mi confermò che sia lui sia il suo amico – si chiama N. e fa il deejay – avevano avuto un rapporto con me a mia insaputa».

Terzo episodio (telefonata all’amica M.): «’Tu stavi benissimo fino a prima che (Leonardo, ndr) ti portasse il drink’ mi ha detto la mia amica. Lei stessa mi invitò a recarmi al pronto soccorso, prodigandosi nell’accompagnarmi, […] chiesi aiuto anche a lei».

Quarto episodio (saluto a Leonardo La Russa): «Dopo aver sentito da lui (Leonardo, ndr) cosa avvenne, dopo che lo stesso mi ha dichiarato di avere avuto un rapporto con me certamente sotto effetto di sostanza stupefacente (infatti non ricordo nulla di quanto avvenuto dalla discoteca al mio risveglio), presa dalla vergogna ho richiesto i miei vestiti, che non erano nella stanza. Capii di essere in un immobile a due piani, la camera aveva un letto a una piazza e mezza. Leonardo sulla porta, per farmi uscire, mi disse ‘Pretendo un bacio, se no non ti faccio uscire’. A quel punto si avvicinò e mi baciò contro la mia volontà. Non dissi nulla per paura».

Quinto episodio (comparsa di Ignazio La Russa, confermata da lui stesso). Si sarebbe affacciato in camera e avrebbe salutato la ragazza «vedendomi nel letto, poi se ne andò via». La giovane dichiara di aver sentito in casa anche una voce di donna: si tratta forse di quella della moglie di La Russa, e madre di Leonardo, Laura De Cicco.

Sesto episodio (visita all’ospedale). La ragazza si veste ed esce di casa, si appunta l’indirizzo dell’abitazione e chiama l’amica che la raggiunge e la convince a dire tutto alla madre. Viene portata alla visita con procedura di stupro alla clinica Mangiagalli. Il referto riscontra una «ecchimosi superficiale di 2,5 e 1,5 centimetri a livello della cute del collo e un graffio non sanguinante di cinque centimetri a livello della faccia laterale della coscia sinistra».

Settimo episodio (messaggio di Leonardo La Russa). Il giorno successivo Leonardo la contatta via Instagram perché non ha il suo numero di cellulare. Lei non risponde. Qualche giorno, dopo parlando con l’amica M., la ragazza apprende che la serata in discoteca l’hanno organizzata Leonardo e il deejay N. che era con loro quella notte in quella casa.

Com’è andata veramente?

Il codice penale in Italia punisce la violenza sessuale sia per costrizione che per induzione. Ovvero: anche chi agisce approfittando della condizione di menomazione della presunta vittima risulta colpevole agli occhi della legge. La ragazza testimonierà nelle prossime ore in procura.