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Banco Bpm prevede 770 milioni di utili entro tre anni

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Coronavirus, l'ad Castagna: "Il piano è stato pensato anche in uno scenario con crescita sotto lo zero per il 2020. Garantiti i principali obiettivi in termini di capitale, sostenibilità e remunerazione degli azionisti"

L’utile netto di Banco Bpm si attesterà a circa 770 milioni di euro nel 2023, con una crescita media annua del 4,3%, corrispondente a un Rote, il rendimento del patrimonio netto tangibile, del 7,2%. E’ uno degli obiettivi del piano strategico 2020-2023 presentato oggi dall’amministratore delegato dell’istituto, Giuseppe Castagna.

I proventi di gruppo cresceranno mediamente dello 0,6% tra il 2019 e il 2023, da 4,3 miliardi nel 2019 a 4,4 miliardi nel 2023, spinti dalla crescita delle commissioni nette (+5,1% medio annuo) derivante dal rafforzamento del comparto del gestito e dal maggior focus sui servizi a valore aggiunto. Il gruppo prevede un piano di assunzioni con un ricambio generazionale spinto dal prepensionamento volontario di 1.100 dipendenti

Il margine di interesse dell’istituto è atteso in diminuzione dello 0,9% tra il 2019e il 2023, a causa dello scenario di tassi di interesse bassi, solo inparte compensato dalla crescita degli impieghi dai 105,8 miliardi dello scorso esercizio ai 116,3 miliardi di fine piano.

Gli oneri operativi rimarranno stabili a 2,6 miliardi e il cost/income ratio si ridurrà progressivamente nell’arco del piano, fino a raggiungere il 59% nel 2023. Le rettifiche su crediti ammonteranno nel2023 a 590 milioni, con una flessione media del 6,7% tra il 2019 e il 2023. Il gross Npe ratio dovrebbe ridursi dal 9,1% del 2019 al 5,9% del 2023.

Gli indici patrimoniali Cet1 ratio e il Mda buffer saranno mantenuti “ben al di sopra” della guidance minima per tutto l’orizzonte di piano. A fine2023 il Cet1 ratio è previsto essere superiore a 12%, considerando circa 200 punti base di impatti regolamentari cumulati, 130 punti di beneficio di capitale legati alle misure di balance sheet e capital management e 40 punti di capitale generato attraverso l’ordinario sviluppo del business.

Fra gli obiettivi del piano ci sono la distribuzione totale di dividendi sul periodo 2020-2023 di oltre 800 milioni di euro, con un dividend payout ratio medio pari ad almeno il 40%, e 770 milioni di euro nel 2023, con una crescita media annua del 4,3%.

L’evoluzione tecnologica sarà uno dei principali fattori del piano strategico, assicura Castagna, e il gruppo ha già stanziato un totale di oltre 600 milioni di investimenti con l’obiettivo di favorire la trasformazione, con un incremento del 40% di investimenti annui rispetto alla media del triennio 2017-2019, di cui il 40% circa a supporto dell’innovazione digitale.

Il piano prevede una serie di misure per ottimizzare lo stato patrimoniale del gruppo attraverso una gestione più attiva, con un miglioramento della composizione del portafoglio titoli attraverso l’allineamento del peso dei titoli governativi italiani a circa il 40% del totale, in linea con la media dei concorrenti, e la razionalizzazione del portafoglio immobiliare attraverso la cessione di un miliardo di euro di immobili.

Il gruppo prevede inoltre un piano di assunzioni con un ricambio generazionale spinto dal prepensionamento volontario di 1.100 dipendenti. Il costo del personale scenderà a 1.660 milioni nel 2023 rispetto ai 1.700 milioni del 2019.

Il titolo dell’istituto sta soffrendo molto su Piazza Affari, insieme agli altri bancari, sotto il peso dell’epidemia da Coronavirus. Al riguardo l’ad Catagna ha informato (via streaming, proprio a causa dell’emergenza sanitaria) di avere istituito un comitato di crisi d’emergenza, “per assicurare l’operatività ordinaria e la continuità per i nostri clienti”.

“Avremmo sperato di essere in una situazione diversa, ma siamo conviti che la soluzione migliore sia di essere trasparenti anche in una situazione difficile”, ha continuato il ceo. Il piano “è stato formulato sulla base di uno scenario pre-crisi e abbiamo preferito estendere di un anno il piano dal 2022 al 2023 per dare l’opportunità di attuare tutte le azioni pianificate per raggiungere gli obiettivi”.

In ogni caso, “il piano è stato pensato anche in uno scenario a V, nel quale immaginiamo una crescita sotto lo zero per il 2020. Anche in questo scenario il piano è resistente per i principali obiettivi in termini di capitale, sostenibilità e remunerazione degli azionisti”.

Alla luce dell’andamento del titolo in Borsa nel pomeriggio, con una flessione dello 0,46% a 1,84 euro, l’amministratore delegato ha poi aggiunto, rispondendo a un analista che gli chiedeva della possibilità di distribuire un acconto sul dividendo. “Se la situazione, come speriamo, si normalizzerà presto, avremo tempo di parlare di una maggiore frequenza del dividendo”.

Riguardo all’operatività delle filiali, Castagna ha provato a tranquillizzare i giornalisti. “La banca e i suoi dipendenti sono in una situazione business as usual anche questa settimana. La banca e le filiali sono aperte, i miei colleghi stanno lavorando in una situazione normale, anche se l’improvvisa diffusione del Covid-19 ha avuto un impatto sulle nostre attività. Il nostro impegno è ai massimi livelli per minimizzare l’impatto sui clienti, sui colleghi e le loro famiglie ed è anche un’opportunità perla banca per mostrare il suo impegno verso il territorio e la comunità”.