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Firenze, le 2 ragazze americane che hanno denunciato 2 carabinieri per stupro: tracce biologiche in casa

Gravissimo episodio che coinvolge l'Arma

Giovedì mattina, 7 settembre, due studentesse americane a Firenze hanno denunciato di essere state stuprate da due carabinieri, che sono stati identificati ed ora sono indagati.

Il caso

Foro contro la violenza sulle donne

Sviluppi sul caso delle due ragazze americane di 21 anni, che si trovano a Firenze per frequentare i corsi tenuti in un’Accademia per stranieri e hanno denunciato di essere state violentate da altrettanti carabinieri in divisa nella notte tra mercoledì 6 e giovedì 7 settembre, dopo essere state riaccompagnate con l’auto dei militari nella casa dove alloggiano, nel centro storico del capoluogo toscano. Avevano trascorso la serata in discoteca, uscendovi alle 4 del mattino, e i due carabinieri si trovavano lì perché erano stati chiamati per sedare una rissa. Una delle due ragazze non si riusciva reggersi in piedi, così gli agenti si sono offerti di riaccompagnare entrambe a casa, dove poi hanno avvisato la centrale che avrebbero dovuto effettuare un controllo.

Auto CC fuori da un'abitazioni

Ma giovedì mattina le giovani hanno telefonato al 113 dicendo di aver subito abusi sessuali la notte precedente. La polizia scientifica, recatasi per effettuare un sopraluogo nell’abitazione delle presunte vittime, ha confermato la presenza di tracce biologiche a seguito di un rapporto sessuale, che si sarebbe consumato all’ingresso dell’edificio. Le ragazze hanno proprio detto che lì sarebbe avvenuto lo stupro di una di loro. Inoltre gli inquirenti avrebbero trovato altre tracce nel percorso che porta al loro appartamento.

Le giovani sono state accompagnate al pronto soccorso e visitate da un medico, il quale ha confermato che esse avevano avuto da poco rapporti sessuali, ma non è stato chiarito se si sia trattato di stupri o meno. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la volante dei carabinieri fuori dalla casa delle due ragazze, dove sarebbe rimasta per circa 20 minuti. I presunti autori degli stupri sono stati identificati e, dopo la denuncia presentata dalle studentesse e il ritrovamento di materiale biologico nel palazzo, sono indagati, anche se per il momento non hanno ancora ricevuto avvisi di garanzia né sono ancora stati ascoltati dalla procura.

I commenti del comandante generale dell’Arma e della ministra Pinotti

Carabinieri

Sullo stupro che le due ragazze americane avrebbero subito dai carabinieri, è intervenuto il comandante generale dell’Arma, Tullio Sette, che ha dichiarato al quotidiano La Repubblica: “Se fosse vero, cosa che auspichiamo tutti venga accertata quanto prima, si tratterebbe di un fatto di una gravità inaudita che rende i protagonisti indegni dell’uniforme che indossano e che comporterà gravi conseguenze, anche immediate, sul piano disciplinare e della condizione di stato”. Dello stesso avviso è ovviamente la ministra della Difesa Roberta Pinotti, la quale ha affermato innanzitutto che “Gli accertamenti sono ancora in corso, ma risulta una qualche fondatezza rispetto alle accuse che vengono mosse”. Poi ha dichiarato che “lo stupro è sempre grave, ma è di una gravità inaudita se commesso da carabinieri in uniforme”.