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Coronavirus: sindaco Messina a Guardagilli, 'pronto a processo contro crimine di Stato'

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Palermo, 3 apr. (Adnkronos) -  "Invito il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ad autorizzare la Procura a procedere nei miei confronti. Questo è un processo che desidero affrontare, in considerazione di ciò che definisco, per quello che si è generato in Italia,...

Palermo, 3 apr. (Adnkronos) –  "Invito il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ad autorizzare la Procura a procedere nei miei confronti. Questo è un processo che desidero affrontare, in considerazione di ciò che definisco, per quello che si è generato in Italia, un crimine di Stato. A supporto di tali affermazioni in tribunale porteremo tutta la documentazione, per dimostrare che ciò con cui dobbiamo fare i conti, non è solo contro il Coronavirus, ma anche le nefaste conseguenze della mala burocrazia e della politica dei principianti allo sbaraglio". Lo dice il sindaco di Messina, Cateno De Luca, dopo che la Procura di Messina ha chiesto al guardasigilli, l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per il reato di vilipendio.

La denuncia da parte del Viminale è scattata dopo le affermazioni di De Luca durante l’occupazione del porto di Messina lo scorso 23 marzo scorso, quando il sindaco ha parlato di un "depistaggio di Stato". A scatenare l'ira del primo cittadino era stata una nota del ministero dell'Interno in cui si smentivano i dati sul "flusso incontrollato" di passeggeri che affollavano lo Stretto, in attesa di imbarcarsi per la Sicilia. "Dati comprovati da immagini e video", secondo De Luca, che ha parlato di una "sottostima dei numeri per nascondere la realtà dei fatti e giustificare attacchi e omissioni di un sistema di controllo farlocco".