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Fontana: "Parole inopportune ma presenti nella Costituzione"

Fontana

Attilio Fontana, candidato del Centrodestra alla regione Lombardia torna sul caso scatenato dalle sue parole ("razza bianca").

Attilio Fontana, candidato per il centro-destra alla regione Lombardia torna a far parlare di sé. Ai Microfoni di fatti e misfatti su Tgcom24 l’ex-sindaco di Varese torna sulle parole. “in difesa della razza bianca“. Parole forti ed estremamente inopportune come lui stesso ha riconosciuto, scusandosi implicitamente per averle dette. Ma poi passa al contrattacco. Tira in ballo la stessa Costituzione Italiana. Infatti, secondo Fontana andrebbe cambiata visto che “Per la Costituzione le razze esistono“.

Le sue parole sulla difesa della “razza bianca” hanno scatenato un’accesa polemica lungo tutto il mondo social. Mondo che si è diviso tra detrattori di queste parole e i suoi sostenitori, che plaudono a Fontana. Parole che sono state salutate da certi ambienti come sensate e coraggiose. Il mondo della politica non è stato fermo. Il M5S condanna nettamente le parole del candidato regionale. Giorgio Gori, candidato alla regione Lombardia per il PD, ha definito le parole dell’avversario “semplicemente farneticanenti“. Al coro si unisce anche il Ministro Martina, definendo Fontana inadatto al ruolo. Ultimo, ma non meno importante, l’intervento del presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello. Quest’ultima si chiede se siano ancora concepibili, nel 2018, simili parole e simili idee.

Fontana al microfono

L’articolo della Costituzione Italiana citato da Fontana è precisamente il terzo. Sarebbe l’articolo che sancisce la non-discriminazione in base al sesso, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche, alle condizioni personali e sociali. Si scusa per aver usato parole inopportune. Afferma essere stato un semplice lapsus linguae. Il luogo di “razza” avrebbe voluto usare il termine popolo italiano o cultura nazionale. Malgrado le scuse però. il concetto su cui insiste Fontana resta uguale. Punta a sollevare la questione della difesa dell’Italia e del suo popolo dalle ondate dei migranti. Per usare le sue parole “per difenderci da una invasione che rischia di distruggerci“.

Ha poi affermato come un semplice discorso lasciato al caso possa, in Italia, diventare un caso nazionale, scatenando ondate di polemiche devastanti per il Paese. Ha poi aggiunto di vergognarsi, da cittadino italiano, di essere costretto a vedere scene di degrado. Degrado come quello che costringe i migranti a stiparsi dentro le fabbriche o case abbandonate. Degrado a cui si unisce la paura di vedere questi sbandati andare a ingrossare le fila delle organizzazioni malavitose. Un discorso serio quello dei migranti per il candidato di centro-destra alla regione Lombardia. Un discorso che, come lui ha ribadito, continuerà a portare avanti e a difendere strenuamente.

La difesa

Mentre il resto del mondo politico attacca l’ex sindaco di Varese, gli uomini del centro-destra fanno quadrato attorno a lui per difenderlo. La coordinatrice di Forza Italia Lombardia, Mariastella Gelmini lo descrive come una persona gentile, serie e modesta. Assolutamente non è un razzista secondo l’ex ministro dell’Istruzione. Le fa eco Raffale Fitto, il quale sottolinea che le scuse da parte di Fontana sono state fatte. Invita tutti a evitare inutili polemiche. Ultima, Maurizio Gasparri che consiglia al collega di contare fino a dieci prima di aprir bocca. Un vero viatico per evitare imbarazzi in pubblico.