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Frecciarossa, Lollobrigida chiude le polemiche: "Non mi dimetto"

Francesco Lollobrigida

Il ministro Lollobrigida è tornato nuovamente sul caso della fermata straordinaria del suo Frecciarossa

Il caso della fermata straordinaria del treno Frecciarossa sul quale viaggiava il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida non si è ancora spento. Dopo il comunicato ufficiale in cui spiegava le sue ragioni, il politico ha dovuto rispondere ancora a ulteriori accuse.

Francesco Lollobrigida parla del caso del treno Frecciarossa: le dichiarazioni

Francesco Lollobrigida è al centro della polemica, e questa volta la colpa è della fermata straordinaria a Ciampino compiuta dal treno Frecciarossa in ritardo sul quale stava viaggiando. Il ministro dell’Agricoltura rischiava un ritardo per arrivare in tempo a un evento a Caivano, ma è potuto scendere dal treno grazie ad una fermata straordinaria. “Non sono mai fuggito al confronto. Sono convinto di aver agito non solo nell’ambito della legalità e della norma ma nell’interesse dello Stato e per rappresentarlo a Caivano” – spiega Lollobrigida a margine del Forum Coldiretti, organizzato con The European House – Ambrosetti a Roma.

Francesco Lollobrigida parla del caso del treno Frecciarossa: le dimissioni

“Quella discesa dal treno non era per andare in vacanza o andare a trovare la mia famiglia, ma per andare a fare il lavoro” – prosegue ancora il ministro, che poi a domanda secca è estremamente chiaro – “Non mi dimetto“. “Per me il vero privilegio è stato quello di stare tra i cittadini di Caivano, a cominciare dai bambini, che sono il nostro futuro e che oggi sono nelle condizioni di tornare a frequentare il parco, grazie al lavoro delle forze dell’ordine e dell’esercito che in tempi velocissimi hanno ripulito quella che era una piazza di spaccio” – conclude Lollobrigida – Lo Stato c’è, c’è in tempi celeri e non solo quando i riflettori erano accesi ma anche nei giorni successivi”.