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Frosinone, ricoverato il dipendente del Pc hackerato

Interrogato il dipendente della Regione Lazio dal cui pc è partito l'attacco hacker

Frosinone, ricoverato il dipendente del Pc hackerato. Dopo tre ore di interrogatorio la tensione gli gioca un brutto scherzo e viene soccorso

È stato ricoverato in ospedale a Frosinone il dipendente che aveva in uso il pc hackerato da cui è partito l’attacco ransomware al Centro elaborazione dati della Regione Lazio. Dopo la scoperta dell’attacco, la richiesta di riscatto e le contromisure della Pisana, l’uomo, un 61enne, è stato interrogato per tre ore dagli uomini del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche della Polizia postale/Polizia di Stato che, su delega della Procura di Roma, stanno lavorando su un fascicolo aperto contro ignoti. Il confronto si era reso necessario sulla scorta della titolarità, da parte dell’uomo, dell’account hackerato. 

Ricoverato il dipendente del Pc hackerato, malore alla fine del colloquio

E purtroppo, dopo un lungo colloquio chiarificatorio nel corso del quale l’uomo ha negato di essersi collegato a siti pericolosi ed ha negato che possa essere accaduto con uno dei suoi familiari, l’uomo ha accusato un malore. Secondo quanto riportano i media, in particolare il Messaggero, ad innescare la tensione repressa del 61enne frusinate sarebbe stata una telefonata del suo diretto superiore a cui l’interrogato avrebbe testualmente detto: “Sono in un tritacarne”, per poi accusare all’improvviso tachicardia, dolore al petto e un malore diffuso. In queste ore il pc dell’uomo viene analizzato dagli specialisti per individuare ogni possibile traccia-falla. 

Frosinone, ricoverato il dipendente del Pc hackerato: “Non venderei mai le password”

D’altronde lo storico del cyber attacco alla Regione Lazio è ormai assodato: nella notte fra il 31 luglio ed il primo agosto gli hacker avevano individuato proprio nel pc del 61enne la porta di accesso al Ced, tutto questo per uno step online intermedio e per l’attacco vero e proprio con un ransomware cryptolocker delle prime ore del mattino. L’uomo ha voluto precisare che non ha mai neanche solo pensato di vendere le password di cui era in possesso, lo ha fatto al Corriere della Sera: “Non venderei la password neanche per un milione di bitcoin. Io lavoro ad orari strani, spesso di notte, per smaltire le pratiche più diverse. Di sicuro sabato notte dormivo e domenica ho lavorato solo nel pomeriggio e il pc non era in carica, poi alle 19,30 ho spento tutto chiudendo le piattaforme”. Va inoltre precisato che sul caso si sono concentrate le attenzioni di due pool di magistrati: uno con ampia specializzazione in reati informatici e l’altro dell’antiterrorirmo

È stato ricoverato il dipendente del Pc hackerato, nell’indagine anche l’antiterrorismo

Perché questa seconda direttrice di indagine? Perché l’azione degli hacker, per quanto di matrice estorsiva e non eversiva, ha comunque coinvolto i dati personali di uomini delle massime istituzioni, come il presidente Mattarella e il premier Draghi. Dopo l’estrazione di un back up integro e il countdown innescato dalla richiesta di riscatto, la Regione Lazio sta riattivando i servizi interrotti e valutando iniziative a contrasto. Il servizio di prenotazione dei vaccini è già di nuovo attivo, attivo e assaltato stavolta dai cittadini, dalla giornata di giovedì 5 agosto

Ricoverato il dipendente del Pc hackerato: tutti gli step di ripristino

Per le prenotazioni alle postazioni specialistiche ambulatoriali è possibile contattare le centrali operative delle Asl e delle Aziende Ospedaliere. Da lunedì 9 agosto invece sarà attivo un sito alternativo e temporaneo per le informative ai cittadini e i servizi amministrativi, come ad esempio il Burl. Entro il 13 agosto infine tornerà attiva la posta elettronica della Regione. A fine mese sarà di nuovo online l’attività di bilancio.