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Fumata nera per il Terzo Polo, Calenda: "Nulla di fatto, pazienza finita"

Carlo Calenda

Fumata nera per il Terzo Polo e leader di Azione che dopo quattro ore di riunione esce sconfortato e accusa Italia Viva

Non se ne viene a capo ed entrambi i soggetti sembrano arroccati dopo l’ennesima fumata nera per il Terzo Polo, con Carlo Calenda che parla di un ”nulla di fatto, la pazienza è finita”. I problemi sono tanti e li enuncia Repubblica: si va dai “soldi di Italia viva, che Carlo Calenda vorrebbe in cassa” (e tanti). Poi c’è il dato politico della Leopolda che Matteo Renzi vorrebbe organizzare a marzo del 2024, vale a dire quando Italia Viva tecnicamente non dovrebbe esistere più.

Ennesima fumata nera per il Terzo Polo

Calenda ha parlato di un “nulla di fatto” alla fine di una riunione con Azione e Iv. Matteo Renzi grida alle “provocazioni”. E Calenda? “Italia viva ha ribadito che continuerà a fare attività nel 2024, cosa che per noi è inaccettabile. Non si può pensare che nasce un partito e che gli altri continuino a fare le loro attività, per cui Renzi continua a fare politica con Iv mentre nasce un altro partito. Questo non è possibile”. Calenda ha parlato della riunione spiegando ai cronisti che “è iniziata con le parole di Maria Elena Boschi, non precisamente di reciproco rispetto. Io ho tenuto a rimarcare che tutte le cose che io ho portato all’attenzione sono questioni che hanno a che fare con la politica, su come si costruisce seriamente un partito unico, non questioni che hanno a che fare con il personale”.

“Noi oggetto di attacchi violenti”

E in chiosa: “Invece noi con Matteo Richetti siamo stati oggetto di attacchi molto violenti. Abbiamo chiarito che questo non è il modo con cui si lavora. Abbiamo dovuto interrompere la riunione, rimandando a domani, perché forse Renzi ci farà sapere, ma è finita la pazienza”.