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Funivia Mottarone, il piccolo Eitan ha lasciato il reparto di rianimazione

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Il piccolo Eitan ha lasciato il reparto di rianimazione dell'ospedale Regina Margherita ed è stato trasferito in un reparto di degenza pediatrica.

Buone notizie per il piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, che nella giornata del 1 giugno è stato finalmente dimesso dal reparto di rianimazione dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Il bambino è stato trasferito in un normale reparto di degenza pediatrica, dove potrà continuare la riabilitazione dopo essere stato dichiarato ormai fuori pericolo dai medici della struttura sanitaria. Accanto a lui c’è ancora la zia Aya, che dallo scorso 23 maggio si sta prendendo cura di Eitan a seguito della morte dei genitori e del fratello.

Il piccolo Eitan ha lasciato il reparto di rianimazione

Nel momento in cui è stato tratto in salvo dalle lamiere della cabina le condizioni di salute del piccolo erano disperate, tanto che i medici sono stati costretti a indurre il coma farmacologico per evitare ulteriori complicazioni. In pochi giorni però il bambino si è gradualmente ristabilito, permettendo di proseguire le cure al di fuori del reparto di rianimazione: “È in costante miglioramento sia dal punto di vista del trauma toracico sia dal punto di vista del trauma addominale”.

Eitan lascia la rianimazione: il ruolo degli psicologi

Ora che Eitan ha lasciato il reparto di rianimazione sarà di fondamentale importanza il ruolo degli psicologi che si occuperanno del piccolo, in modo da rendere il meno traumatico possibile il momento in cui gli dovrà essere raccontata la morte dei genitori e del fratello. Al momento Eitan – pur chiedendo della mamma e del papà – non ricorda nulla dell’incidente della funivia, ma secondo gli esperti potrebbe essere un classico caso di amnesia post traumatica.

Eitan lascia la rianimazione: proseguono le indagini sull’incidente

Nel frattempo proseguono le indagini per chiarire le effettive responsabilità delle tre persona indagate per l’incidente della funivia del Mottarone. Nell’entrare in tribunale, la gip Donatella Banci Buonamici ha dichiarato ai giornalisti presenti: “Dovreste ringraziare che il sistema è così, dovete essere felici di vivere in uno Stato in cui il sistema fa giustizia o è una garanzia e invece sembra che non siate felici, l’Italia è un paese democratico”.

Nello spiegare perché si è deciso per la scarcerazione di due dei tre indagati, la gip ha poi aggiunto: Ho osservato che non sussisteva il pericolo di fuga, non esisteva per le motivazioni che ho scritto, non ho ritenuto per due persone la sussistenza dei gravi indizi, non perché non abbia creduto a uno, perché ho ritenuto non riscontrata la chiamata in correità, che deve essere dettagliata, questa non lo era ed era smentita da altre risultanze”.