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Funivia Stresa-Mottarone, il piccolo Eitan ha saputo quello che è accaduto: la conferma degli avvocati

Il piccolo Eitan

Funivia Stresa-Mottarone, il piccolo Eitan ha saputo quello che è accaduto: un team di psicologi gli ha spiegato tutto con estrema delicatezza

Sulla tragedia della Funivia Stresa-Mottarone arriva la notizia che il piccolo Eitan ha saputo quello che è accaduto: la conferma arriva dagli avvocati che hanno in carico le tutele legali dei familiari del piccolo. Eitan sta decisamente meglio ed è stato messo a parte, con tutte le cautele del caso, della tragedia che ha ucciso 14 persone tra cui la sua intera famiglia: padre, madre, fratellino e bisnonni. Eitan era stato trasferito dal reparto di Rianimazione alla degenza convenzionale dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Mottarone, Eitan ha saputo dagli psicologi dell’ospedale dove è degente

A quel punto un team di psicologi ha avviato una fase di “approccio” con il bambino di 5 anni, per svelargli con tutta le delicatezza del mondo una verità che farebbe straordinariamente male anche ad un adulto. I legali della della famiglia Biran hanno confermato la circostanza dopo il summit in Procura a Verbania con i due magistrati che stanno operando sul caso. Secondo quando affermato dagli avvocati “Eitan sta meglio e ha tutto l’affetto e il supporto della famiglia. Purtroppo sta imparando attraverso la famiglia e gli psicologi con tutta la delicatezza del caso”.

Mottarone, Eitan ha saputo la risposta alle domande fatte dopo il risveglio

Imparando cosa? La tragedia che gli è rovinata addosso. E che si era sostanziata nelle domande che già nelle ore immediatamente successive al suo risveglio il piccolo aveva posto. In quel caso la tragedia era stata sapere e sapere di non poter ancora dire di cosa fosse capitato ai genitori del piccolo, Tal e Amit, al fratellino di 2 anni Tom ed ai bisnonni. Il percorso che Eitan dovrà seguire per metabolizzare l’immensità di quello che gli è capitato sarà lungo ed articolato.

Mottarone, Eitan ha saputo: ora un lungo percorso e poi l’affido

In esso verrà accompagnato sia dagli esperti che dalla zia Aya. Per ora la degenza ospedaliera di Eitan resta questione prioritaria; il bambino sarà sotto controllo del giudice di tutela e poi, secondo l’avvocatessa Cristina Pagni, andrà in affido. Per lui si prospettano una nuova vita ed un futuro in Israele. Lo aveva precisato anche la zia Aya: “Faremo di tutto perché i desideri di mio fratello e sua moglie per Eitan si realizzino”.