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Gaza, nuovi raid israeliani all’alba: il bilancio dei morti sale a 24

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Almeno 24 morti, tra cui donne e bambini, nei raid israeliani su Gaza. Colpita Deir el-Balah all’alba. Intanto a Jenin si contano 41 vittime e migliaia di sfollati.

Una mattina iniziata nel silenzio. E finita tra il rumore delle esplosioni.

Donne, bambini e macerie: il bilancio dei raid israeliani a Gaza

All’alba, nel centro e nel sud della Striscia, la quiete è stata rotta da un nuovo attacco aereo. A Gaza nuovi raid israeliani hanno colpito la zona e causato almeno 24 morti, così riportano le agenzie.

Uno dei tanti, ormai. Stavolta però – secondo quanto riportato da Al Jazeera, che cita fonti ospedaliere – le vittime sarebbero almeno 24. Tredici solo a Deir el-Balah, colpita mentre ancora dormiva. Erano civili. Alcuni molto piccoli. Le immagini arrivano a fatica, ma bastano pochi frame per capire: c’è chi cerca di scavare tra le macerie a mani nude. Intorno, grida. Polvere. Sangue.

L’esercito israeliano, come riporta Ansa questa mattina, ha intensificato gli attacchi su tutta Gaza. Nel frattempo, a Doha si discute – ancora – di una possibile tregua. Ma ogni trattativa sembra fragile, quasi inutile, quando le bombe continuano a cadere. In lontananza, le sirene tornano a suonare anche in Israele: l’Idf ha annunciato di aver intercettato un missile proveniente dallo Yemen. È la prima volta da settimane che Tel Aviv risente dell’allarme.

Raid israeliani tra Gaza e Cisgiordania: 41 morti a Jenin, sfollati oltre 22 mila

Non c’è solo Gaza nel mirino dei raid israeliani. In Cisgiordania, a Jenin, si combatte in modo diverso, ma con la stessa intensità. Stamattina, nel quartiere di Al-Hadaf, i soldati israeliani hanno fatto irruzione nelle case, perquisito, distrutto, arrestato. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Le operazioni, supportate da droni, si sono svolte tra colpi sparati in aria e urla soffocate. Poche ore dopo, nella vicina Rumana, un palestinese ha accoltellato un soldato israeliano. È stato ucciso sul posto.

Intanto, le ruspe vanno avanti. Ieri, altre abitazioni demolite nel campo profughi di Jenin. Il piano – annunciato da Israele a inizio giugno – prevede la distruzione di oltre cento case. Dal primo giorno di esecuzione, secondo i dati disponibili, sarebbero già 41 i palestinesi uccisi nella zona. Ventiduemila le persone costrette a fuggire. E nessuno sembra in grado di fermare questa spirale.