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Giappone, il premier licenzia un collaboratore per dichiarazioni anti LGBTQ

Il premier nipponico Fumio Kishida

Tegola sul capo del governo del Giappone, il premier licenzia il collaboratore Masayoshi Arai per dichiarazioni anti LGBTQ ritenute "offensive"

Imbarazzo e mezza crisi politica in Giappone, dove il premier licenzia un collaboratore per dichiarazioni anti LGBTQ. L’esecutivo  guidato da Fumio Kishida è nella bufera per dei commenti considerati “intollerabili” e sul paese del sol levante arriva l’ennesima “mazzata” politico-istituzionale. Il governo del premier Fumio Kishida è stato infatti costretto a licenziare uno dei suoi più stretti collaboratori, Masayoshi Arai

Giappone, il premier licenzia un collaboratore 

Come mai? Costui si sarebbe reso responsabile di alcune dichiarazioni fatte nei confronti della comunità Lgbtq+. E da quanto si apprende si sarebbe trattato di commenti considerati dallo stesso premier “offensivi e intollerabili”. Arai non è solo uno dei fidatissimi del premier, ma è anche uomo di punta del delicatissimo ministero dell’Economia

“Non vorrei mai vivere accanto a loro”

Sembra che in una conversazione privata con alcuni giornalisti mentre si trovava nella residenza del primo ministro, lo stesso abbia detto di “non voler neanche pensare di vivere in una abitazione accanto a quella di una coppia Lgbtq+ e di non essere interessato neanche a guardarli“. La faccenda era stata resa pubblica ed era diventata virale anche sui social e, neanche a dirlo, Kishida gli ha dato il benservito dal suo lavoro e ruolo in meno di 36 ore.