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Giappone: un secondo rilascio di acqua trattata scatena l'attenzione della Cina

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Il governo di Tokyo ha esortato Pechino a revocare il divieto per le importazioni ittiche nipponiche

Il prossimo giovedì 5 ottobre, il Giappone darà inizio al secondo importante processo di rilascio di acqua trattata proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima.

Il rilascio dell’acqua trattata: il 5 ottobre

Il Giappone, attraverso la Tokyo Electric Power (Tepco), ha annunciato l’inizio del secondo rilascio di acqua trattata da Fukushima il 5 ottobre, suscitando preoccupazioni e proteste dalla Cina. Saranno rilasciate 7.800 tonnellate in 17 giorni, come nel primo evento, come riporta il sito tg24.sky.it.

Questo imminente evento, quasi certamente, non passerà inosservato agli occhi della Cina, potendo scatenare ulteriori proteste e preoccupazioni.

La Cina: preoccupazioni e possibili proteste

La decisione di rilasciare l’acqua trattata da Fukushima ha innescato preoccupazioni, soprattutto da parte della Cina, che minaccia proteste. Pechino ha risposto con un divieto totale sulle importazioni di prodotti ittici giapponesi, nonostante le prove dimostrino che la concentrazione di trizio nell’acqua sia al di sotto degli standard di sicurezza globali. Il governo giapponese ha invitato Pechino a revocare il divieto, basando le sue decisioni su prove scientifiche. Nel frattempo, il Giappone sta cercando di sostenere l’industria ittica nazionale attraverso incentivi economici e sta cercando di espandere le destinazioni di esportazione. La tensione tra i due paesi rimane alta a causa di questa controversia.