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Gigolò di Roma: "Mi chiamano per perdere la verginità"

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Un gigolò di Roma si racconta: "Lavoro molto con le coppie. Inoltre spesso mi chiamano delle ragazze per perdere la verginità"

Il mestiere più vecchio del mondo lo fanno evidentemente anche gli uomini. In questo caso si chiamano gigolò, escort e accompagnatori. Ma di fatto sono ragazzi di solito di bell’aspetto, che si prostituiscono con donne di diverse età. Uno di loro, Aaron 30enne di Roma, si è confessato alla trasmissione “La Zanzara” di Radio 24.

“Faccio il gigolò da tre anni e offro vari servizi. Casual lover, amante occasionale, finto fidanzato, perdita della verginità, tattiche di ingelosimento, prova di fedeltà, gigolò per le vacanze”. Ma Aaron è anche un personal shopper, gigolò per donne over, sexy chef e molto altro. Il giovane ha raccontato che prima faceva il pasticcere. Adesso invece ha deciso di prostituirsi. “Offro il mio corpo e la mia compagnia: sono un escort”.

Le tariffe? Dipende dal tempo

“Fino a sei ore 400 euro dentro Roma, 500 fuori Roma più le spese di trasporto. A prescindere dal rapporto in sé. È difficile che una donna ti chiami solo per il sesso. Dunque gli appuntamenti durano ore”. I servizi, spiega sembra Aaron, hanno lo stesso costo, a prescindere da cosa si fa. Un week-end intero può costare da 1200 a 1500. Un pomeriggio insieme 700 euro, compresa la notte si può arrivare a mille euro. “In un anno guadagno intorno ai 40-50mila euro, ovviamente tutto in nero. Vorrei fatturare, aprire una partita iva magari sotto il nome servizi alla persona”.

Molte donne mi cercano

Alcune donne lo cercano per ingelosire il compagno. “Mi capita spesso. Succede spesso con l’ex fidanzato. Mi è successo che mi ha chiamato una donna e me l’ha proposto. Allora l’ho inserito tra i servizi. La verginità? La più giovane aveva 23 anni, la più grande 34. Succede spesso e qualche volta lavoro insieme allo psicologo. Si tratta di una cosa delicata. La donna di 34 anni aveva subìto una violenza anni prima. Quindi si era bloccata. Si è rivolta a me insieme alla sua analista. Mi succede cinque, sei volte all’anno”.

Il cigolò romano racconta poi di trovarsi a lavorare spesso con le coppie. “Credo di essere il numero uno in questo campo. Da quando avevo 21 anni frequentavo i club per scambisti, ho una certa esperienza. Sono coppie più innamorate di altre, parlano di tutto e soprattutto delle loro fantasie. La situazione è molto intrigante. Sono andato anche con una coppia lesbica appena sposata. Una delle due voleva provare un uomo”.

Le dimensioni non sono tutto

“Le dimensioni? Conta se duri, sono poco sotto i venti centimetri. Una battuta romana dice: non lungo che sciacqui, né largo che tappi, ma duro che duri. E non mi ha mai tradito. Mi hanno sempre richiamato almeno per una seconda volta”. Ma alla domanda se Aaron voglia mai fidanzarsi, la questione diventa spinosa. “Difficile, è un lavoro impegnativo. Sia fisicamente che mentalmente”.