> > Giorgia Meloni alla Cop28: "Non diamo cibo sano ai ricchi e sintetico ai poveri"

Giorgia Meloni alla Cop28: "Non diamo cibo sano ai ricchi e sintetico ai poveri"

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Giorgia Meloni è intervenuta alla Cop28 spiegando l'impegno dell'Italia nel sostenere i Paesi più poveri

Leader mondiali ed esperti climatici si sono riuniti a Dubai per discutere dell’aumento delle emissioni di gas serra e dei loro effetti sul clima.

Giorgia Meloni alla Cop28: “Non diamo cibo sano ai ricchi e sintetico ai poveri”

In occasione della conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, iniziata giovedì, Giorgia Meloni è intervenuta al panel dedicato ai sistemi alimentari. “Siamo impegnati anche nell’incolumità alimentare: la nostra sfida è non solo garantire alimenti per tutti ma assicurare alimenti sani per tutti” ha dichiarato il presidente, aggiungendo che “la sicurezza alimentare” rientra nelle “priorità strategiche della nostra politica estera“. “Per questo motivo una parte molto importante del nostro progetto per l’Africa, il Piano Mattei, si rivolge al settore agricolo” ha spiegato.

L’aiuto ai Paesi in difficoltà

L’agenda della COP28 verterà in modo particolare sulle strategie per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e sull’istituzione di un fondo internazionale per aiutare l’adattamento al clima. Il presidente del Consiglio ha confermato che l’Italia contribuirà con 100 milioni di euro al Fondo Loss & Damage, che consiste in aiuti ai Paesi più poveri e vulnerabili del mondo, in genere i più colpiti dal disastro climatico. “Ma il nostro scopo non è fare della beneficenza” ha commentato Giorgia Meloni “L’Africa non ha bisogno di elemosina, ma di qualcosa di diverso: la possibilità di competere su un campo da gioco che sia equo. Dobbiamo aiutare questo continente a prosperare basandosi sulle sue risorse“.

Il caldo record

Stiamo vivendo un collasso climatico in tempo reale” ha annunciato il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, aprendo il World Climate Action Summit della Cop28. Secondo il rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale sullo stato del clima, il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato. “Quest’anno le comunità di tutto il mondo sono state colpite da incendi, inondazioni e temperature roventi, e l’impatto è devastante“, ha affermato Guterres. “Il riscaldamento globale record dovrebbe far venire i brividi ai leader mondiali. E dovrebbe spingerli ad agire“. Il summit chiederà quindi agli Stati di adeguare i loro piani climatici in base alle revisioni previste, per avvicinarsi gli indici introdotti dall’Accordo di Parigi del 2015.