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Giulia Bonaudi è il futuro della Rai

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Una giornalista e inviata che si è fatta da sola, iniziando la carriera in piccole testate per poi approdare (non solo) in Rai. Una ragazza da prendere ad esempio sotto il profilo morale e professionale, soprattutto per le nuove generazioni

Giulia Bonaudi sarà la nuova conduttrice insieme a Carolina Rey e Fabio Gallo di Weekly, al sabato e alla domenica, nella mattina dell’estate di Rai1; secondo blog e giornali pare sia molto vicina ad Angelo Mellone, nuovo responsabile del day time di Viale Mazzini, e a Giampaolo Rossi, nuovo direttore generale. Al di là del fatto che in qualsiasi azienda se un superiore non dà fiducia al sottoposto, quest’ultimo rimarrà nella medesima posizione a vita, la promozione della Bonaudi è cosa buona e giusta.

Negli ultimi undici anni di Governo di centrosinistra, Giulia Bonaudi ha lavorato in importanti case di produzione quali Fremantle, nella nascente Babel Tv, al programma Nemo su Rai2 (non proprio una fucina di centrodestra), a RaiNews prima dell’arrivo del Direttore (pro Giorgia Meloni) Paolo Petrecca, a Io e Te con Pierluigi Diaco (non proprio un programma e una persona facilissimi) e in altre redazioni. Considerando che ha mosso i primi passi con la carta stampata, la Bonaudi, figlia degli anni ’90 e italo-brasiliana, è un grande esempio di come con professionalità, tenacia, perseveranza e andando oltre gli schemi destra-sinistra si possa lavorare in Rai. Certamente non simpatizzante della sinistra, la nuova conduttrice di Rai1 arriva a questo traguardo con la consapevolezza di non essere spuntata dal nulla e non venire catapultata dalla tv locale a quella nazionale solo perché conosce il politico di torno. Quella di Giulia è una storia fatta di gavetta e di perseveranza, di umiltà e disponibilità a ricoprire diversi ruoli purchè in una continuità lavorativa e di crescita.

Se un numero uno della tv come Angelo Mellone e un esperto di comunicazione come Giampaolo Rossi hanno indicato la Bonaudi come astro nascente di Rai1, la quale rete ha la necessità di rinnovarsi con volti seri e preparati, certamente avranno saputo il fatto loro. E non hanno sbagliato. Dopo tante importanti collaborazioni, è arrivato il momento per Giulia Bonaudi di crescere sia in conduzione che sotto l’aspetto autorale. Se si manterrà con i piedi per terra, il programma Weekly sarà per la giovane solo un trampolino di lancio.

Come molti ragazzi della sua età, è cresciuta a pane, Silvio Berlusconi e Mediaset, con una tv che trasmetteva entusiasmo e che, per chi poi ha intrapreso la carriera nei mass media, quella stessa euforia e passione ha voglia di ritrasmetterla. Giulia Bonaudi è una professionista molto seria, viso pulito, mai un gossip nè del ciarpame mediatico intorno alla sua figura, una giornalista che si è fatta da sola e che, siamo certi, è e sarà da esempio alle future generazioni di conduttori, cronisti e giornalisti. Spesso i giovani si lamentano del fatto che non riescano a fare il lavoro dei sogni, eppure con tenacia e accaparrandosi nel tempo la fiducia “dei capi” si possono ottenere grandi soddisfazioni morali e professionali. Giulia Bonaudi docet.