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La Global Sumud Flotilla procede verso Gaza, e ora, si trova in acque internazionali. Ma Israele ancora accusa: “Si tratta solo di provocazione e di servire Hamas”.
Global Sumud Flotilla verso Gaza, le accuse di Israele: “Provocazione al servizio di Hamas”
La Global Sumud Flotilla procede verso Gaza e ora si trova in acque internazionali.
“E’ stata una notte difficile per il mare mosso, siamo seguiti da droni ma ci monitorano dall’alto”, ha detto la portavoce Delia che oggi incontrerà il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto e gli esponenti dell’opposizione Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli e Magi.
Le accuse di Israele: “Provocazione al servizio di Hamas”
“La flottiglia ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare tutti gli aiuti che potevano avere a Cipro e di trasferirli pacificamente a Gaza, dopo aver respinto altre due proposte israeliane di scaricare gli aiuti. Più chiaro di così non si può: questo non ha nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas”. Lo ha affermato duramente il ministero degli Esteri israeliano su X.
La Flotilla, composta da oltre 50 navi e centinaia di passeggeri provenienti da più di 45 Paesi, comprende anche 15 cittadini belgi e 54 francesi, tra cui artisti, parlamentari, medici e operatori umanitari. I promotori ricordano che “sedici Paesi, tra cui Spagna e Irlanda, hanno già garantito protezione diplomatica” e che “Italia e Spagna hanno inviato unità militari per assicurare la sicurezza dei propri cittadini”.
La Flotilla: “La missione va avanti”
”La missione va avanti verso Gaza, non abbiamo avuto defezioni, navighiamo in acque internazionali nella totale legalità, questa è la nostra responsabilità”. Lo ha affermato Maria Elena Delia, portavoce della Flotilla, prima di incontrare la segretaria del Pd, Elly Schlein.
Il ministro Tajani spera ancora nella mediazione: “Speriamo che le cose vadano nel verso giusto, c’è sempre tempo per ripensarci, sono sempre pronto a parlare”.
Il ministro Crosetto: “Rischi elevatissimi”
Il ministro Crosetto ha incontrato la delegazione “di terra” di Flotilla: “Ribadite mie preoccupazioni e importanza dialogo”. Ci sono “rischi elevatissimi se forzerà blocco”, ha detto il capo della Difesa italiana che ha aggiunto , “dalle istituzioni ogni sforzo affinché prevalga senso responsabilità”.
L’incontro si è tenuto nel comando della compagnia carabinieri Roma-San Pietro. Presenti la portavoce della Global Sumud Flotilla Maria Elena Delia, con le altre esponenti del movimento Simona Moscarelli e Giorgina Levi.
“Ho ribadito loro – spiega Crosetto al termine dell’incontro – tutte le mie preoccupazioni, ma anche l’importanza del dialogo e la necessità di evitare azioni che possano mettere a rischio qualunque vita, in primis degli attivisti italiani. L’obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali”.
Crosetto sottolinea che “la priorità mia e del Governo è e resta la sicurezza e il ricorso a soluzioni efficaci e sicure per aiutare realmente la popolazione di Gaza, attraverso i canali umanitari e diplomatici, tutti già attivi. Le istituzioni italiane, a partire dal presidente della Repubblica, dal presidente del Consiglio e da tutte le principali cariche dello Stato, stanno profondendo ogni sforzo diplomatico e operativo affinché prevalga il senso di responsabilità”.
Ma qualora la Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale, allarma Crosetto, “si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l’obiettivo di ‘forzare’ un dispositivo militare. Sono certo che si possano ottenere risultati migliori e maggiori per il popolo palestinese in altri modi, mezzi e sistemi, come ho ribadito loro, ringraziando per il confronto sincero e corretto”.