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Google, secondo uno studio gli italiani si muovono di più rispetto al primo lockdown

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Il “rapporto sugli spostamenti della comunità” di Google mostra un aumento negli spostamenti verso "zone residenziali", "parchi" e "alimentari e farmacie".

Come sono cambiati negli ultimi mesi i comportamenti degli italiani per quanto riguarda spostamenti? La risposta la dà Google con il suorapporto sugli spostamenti della comunità”.

Google, secondo uno studio gli italiani si muovono di più rispetto al primo lockdown

L’azienda statunitense ha spiegato che lo studio ha processato dei “dati aggregati e anonimi”. Quest’ultimi sono presi dagli account Google che hanno in funzione la “Cronologia delle posizioni”. Grazie tali numeri è stato elaborato un quadro degli spostamenti e della lunghezza e dei cambiamenti relativi alla permanenza in un posto, tutto in relazione a un “riferimento”.

La multinazionale statunitense ha messo a confronto i numeri registrati nelle settimane che vanno dal 3 marzo al 6 aprile 2021, con quelli di un periodo scelto come valore di “riferimento”. Quest’ultimo va dal 3 gennaio al 6 febbraio 2020.

A livello nazionale è stata riscontrata una decrescita del 30% nei movimenti verso i luoghi legati al “retail e tempo libero”. Essi comprendono bar, ristoranti, supermercati e posti dedicati alla cultura, ad esempio. Tale informazione fotografa perfettamente il periodo di restrizioni vissuto.

Inoltre, gli Italiani hanno frequentato meno i luoghi connessi al trasporto pubblico e al lavoro. Si è registrato, infatti, rispettivamente un 32% e un 19% in meno.

Ciò mette forse in luce altri due aspetti legati pandemia da Covid-19. Innanzitutto, le persone potrebbero essere più restie a spostarsi con i mezzi pubblici, probabilmente per paura del contagio. Inoltre, come sottolinea il quotidiano La Stampa, la minore affluenza a lavoro forse è collegata ad un maggiore uso dello smart working e della DAD.

Tuttavia, ci sono stati anche dei dati in controtendenza. Sono aumentati del 5% i trasferimenti verso “alimentari e farmacie”. Sono andati in crescita pure quelli relativi ai luoghi pubblici all’aperto, come parchi, spiagge e giardini. Il loro aumento, infatti, è stato del 9%. Per di più, anche le “zone residenziali” hanno visto un incremento del 9% nell’affluenza.

Secondo sempre La Stampa, lo studio rilasciato da Google segnala anche un altro aspetto. Grazie ad esso, infatti, si può notare che nelle “zone rosse” vi sia stato un maggior movimento rispetto al periodo di lockdown totale avvenuto nel 2020.  Ad esempio, il giornale torinese riporta come nell’area di Cuneo si siano riscontrati un maggior numero di spostamenti verso “alimentari e farmacie” (3%) e abitazioni private (+11%).

Inoltre, tutto ciò si può osservare analizzando i dati della Lombardia, una delle regioni che ha subito più restrizioni. I numeri relativi a “zone residenziali”, “alimentari e farmacie” e luoghi pubblici all’aperto sono tutti positivi. Infatti, segnano rispettivamente +21%, +5% e +11%.

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