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Governo Conte, voto di fiducia alle Camere

Governo alle Camere per la fiducia

Il governo Conte si presenta alle Camere per presentare il programma di governo e chiedere la fiducia. Il voto si concluderà entro il 6 giugno.

Per il governo Conte è arrivato il momento del voto di fiducia in Parlamento. Alle ore 12 del 5 giugno il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, andrà in Senato dove terrà un discorso di presentazione del programma di governo, che verrà successivamente presentato anche alla Camera dei Deputati. Nel pomeriggio inizieranno le discussioni generali dei parlamentari per il voto di fiducia all’esecutivo giallo-verde. Per il voto sul Def bisognerà invece attendere tra l’11 e il 15 giugno.

Governo, voto di fiducia

Nella giornata del 5 giugno il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, si recherà alle Camere per presentare il programma del governo appena formato. L’arrivo del premier in Parlamento è previsto per le ore 12, quando terrà il suo primo discorso davanti ai senatori. Conte esporrà il contratto di governo e espliciterà la linea che l’esecutivo “del cambiamento” ha intenzione di mantenere nel corso della legislatura. Tra i temi forti in questione compaiono il reddito e la pensione di cittadinanza e l’abolizione della legge Fornero. Alle ore 13, Conte si sposterà alla Camera dei deputati, dove presenterà nuovamente il programma. Solo alla fine delle due presentazioni si apriranno le discussioni parlamentari per il voto di fiducia.

Secondo quanto stabilito dalla Costituzione, il governo in carica deve presentarsi davanti ai parlamentari entro dieci giorni dal giuramento dei ministri. Ogni Camera dà o nega la fiducia in base ai voti uninominali dei parlamentari.

L’inizio delle discussioni è previsto per le ore 14.30 del 5 giugno. Le votazioni uninominali in Senato cominceranno invece alle 19.30. A Montecitorio invece il voto si aprirà alle 17.30 del 6 giugno. I capigruppo hanno stabilito che le pratiche del voto dovranno essere terminate in tale data, entro le 20.30.

Conte prepara il discorso alle Camere

I numeri del voto

Secondo le stime, in Senato il governo Conte può contare su 171 voti, più di quelli necessari per ottenere la maggioranza assoluta. Voteranno a favore della fiducia non solo i senatori del M5S e della Lega, ma anche gli espulsi dal Movimento e quelli del gruppo Maie. Non si esclude il sostegno dei senatori delle Autonomie. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che il suo partito si asterrà. A lungo la Meloni si è detta intenzionata a votare no alla fiducia, ma le ultime trattative con Salvini, prima della formazione del governo, hanno cambiato la sua posizione. Contrari saranno invece Forza Italia, il Partito democratico e i senatori del Gruppo Misto, tra cui Emma Bonino. Incerta è la posizione dei senatori a vita non iscritti a un partito politico.

Alla Camera, si calcola che il governo abbia una ampia maggioranza, con uno scarto di ben 30 voti rispetto alla quota necessaria. Le posizioni dei partiti rispetto alla fiducia dovrebbero essere le stesse del Senato: astensione di Fratelli d’Italia e voto negativo di FI, Pd e rappresentanti del Gruppo Misto.

La risoluzione sul Def

Per quanto riguarda il voto di risoluzione sul Def (Documento di economia e finanza), bisognerà attendere tra l’11 e il 15 giugno, secondo quanto stabilito dai capigruppo in Parlamento. Roberto Fico, presidente della Camera dei Deputati, ha annunciato di voler concordare la data del voto con Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato. La scelta della data per il Def avverrà solo dopo il voto di fiducia.