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Governo, Cottarelli al Colle per la lista dei ministri

Cottarelli al Colle per la lista dei ministri

Mattarella ha convocato Cottarelli al Colle per la presentazione della lista dei ministri del nuovo governo neutrale.

Carlo Cottarelli è atteso al Colle per le ore 16.30 del 29 maggio. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha convocato per la presentazione della lista dei ministri. Se la lista verrà accettata dal Presidente, si procederà con la formazione del nuovo esecutivo, che dovrà ottenere il voto di fiducia del Parlamento. Il Pd si dichiara a sostegno di Mattarella e annuncia l’astensione al voto alle Camere.

Cottarelli convocato al Colle

Sono in corso le trattative per la formazione del nuovo governo. Sergio Mattarella ha convocato al Colle Carlo Cottarelli per la presentazione della lista dei ministri che formeranno l’esecutivo. L’arrivo del premier incaricato al Quirinale è previsto per le 16.30 del 29 maggio. Cottarelli ha trascorso l’intera mattinata a Montecitorio per lavorare all’assegnazione dei diversi Ministeri. Se la lista presentata verrà approvata e firmata dal capo dello Stato, si potrà superare la crisi che sta paralizzando la politica italiana e procedere alla formazione di un esecutivo che è stato definito “neutrale”. Il governo Cottarelli avrà l’obiettivo di guidare l’Italia verso le prossime elezioni anticipate. Gli italiani saranno chiamati alle urne a inizio 2019 in caso di voto di fiducia in Parlamento, alla fine dell’estate 2018 in caso contrario.

Il voto di fiducia

Risulta quindi decisivo il risultato del voto di fiducia alle Camere. Il nuovo esecutivo, presentato dal premier e approvato dal Presidente della Repubblica, dovrà ottenere l’approvazione definitiva in Parlamento. L’opposizione di deputati e senatori contrari a un esecutivo tecnico potrebbe porre fine al governo Cottarelli in tempi record.

Maurizio Martina ha dichiarato che il Partito Democratico “sostiene con piena convinzione l’operato del Presidente Mattarella e la scelta di varare un Governo neutrale che porti alle elezioni anticipate”. Per questo motivo “credo che sia opportuno che il Pd si astenga sul voto di fiducia. Convocheremo a breve e prima della fiducia la Direzione nazionale e lì decideremo”.

Dura l’opposizione di Silvio Berlusconi e di Forza Italia al nascente esecutivo: “Per quanto riguarda la fiducia al governo tecnico, la nostra posizione non può che essere negativa“. Per quanto riguarda l’imminente campagna elettorale, il Cavaliere ha dichiarato: “Alle prossime elezioni non immagino altra soluzione che quella di una coalizione di centrodestra unita con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, destinata sicuramente a prevalere anche per la possibilità di una mia candidatura”. Ma Salvini si dichiara incerto su una futura alleanza con Fi.

Spread in aumento

La Lega e il Movimento Cinque Stelle continuano su una linea di ferma opposizione a Mattarella e attaccano il Presidente della Repubblica per la sua decisione riguardo Savona e il governo giallo-verde. I leader dei due partiti di maggioranza, Salvini e Di Maio, hanno sottolineato che l’incertezza politica derivante dalla crisi di governo sta danneggiando l’economia italiana. Queste le parole di Luigi di Maio: “Lo spread oggi è schizzato oltre i 300 punti: non accadeva da 4 anni. Il problema non eravamo noi, non era la nostra squadra di ministri, ma l’incertezza che oggi regna sovrana. Se il Governo del Cambiamento fosse partito, oggi avremmo un governo politico”.